Stiamo parlando dell’uccello giardiniere di MacGregor facente parte dell’ordine dei passeriformi.
Si tratta di un uccello dall’aspetto paffuto e massiccio.
La sua testa è arrotondata. Il becco è corto, conico e sottile; la base su cui si appoggia è larga. Le ali sono lunghe. La coda è di media lunghezza e dall’estremità arrotondata.
Il piumaggio è di colore bruno, leggermente più scuro su testa, dorso, ali, fianchi e coda; invece è più chiaro sulla zona ventrale, dove assume sfumature giallastre o aranciate, schiarendosi ulteriormente nell’area del sottocoda.
Il dimorfismo sessuale è ben evidente nei maschi: è presente una cresta nucale erettile di penne molto più lunghe delle altre, di colore giallo-arancio acceso nella parte centrale e bruna ai lati. Questa risulta del tutto assente nelle femmine.

Il becco e le zampe sono di colore nerastro mentre gli occhi di colore bruno-rossiccio.
Sono uccelli onnivori, prediligono frutta e bacche ma anche fiori, semi e piccoli animali (in particolare le cicale).
L’origine del loro nome (giardiniere) è presto svelata.
Passano gran parte del loro tempo a costruire delle vere e proprie sculture vegetali, composte dall’intreccio di piccoli rametti in legno fino ad 1 metro d’altezza e mucchi di muschio attorno, in maniera circolare, tipo mura di cinta.




Il suo lavoro non finisce qui, perché abbellirà ulteriormente questa sua scultura, con dei mix di fiori secchi, ossicini e bacche, appendendole all’estremità dei rametti (tipo palline dell’albero di Natale). Non mancherà di abbellire anche l’area circondariale, sempre con oggetti di proprio gusto.




Uno dei possibili incidenti di percorso è l’invidia dei suoi simili, che potrebbero sfruttare l’occasione di una sua temporanea assenza, per disfargli parte del lavoro svolto con gran fatica e tempo.
Le femmine, invece, visitano generalmente varie strutture, prima di scegliere con quale maschio accoppiarsi; se il maschio ha fatto la struttura con gusto ed è riuscito a difenderla dagli attacchi dai nemici invidiosi, è segno della sua forza e della forza della futura prole. “NaturalMeteo” sarà preferito dalle femmine.
Il maschio una volta ultimato il suo pergolo, si posiziona su di un alberello sovrastante, iniziando ad emettere vocalizzi quasi ininterrotti al fine di tenere lontani i maschi e di attrarre le femmine.
Il maschio ha una gran capacità di imitare i versi di altri animali, l’acqua che scorre e la voce umana, perfino quella dei bambini.
Una volta catturata l’attenzione della femmina il resto dello show prosegue nella sua struttura in legno ove continuerà a deliziarle la vista con vocalizzi, danze, gonfiando la sua bellissima cresta giallo-arancio e giocando a… nascondino (incredibile ma vero)!




Se la femmina avrà apprezzato il suo corteggiamento, l’atto si concluderà in bellezza con l’accoppiamento all’interno del suo pergolato, dopodiché si separeranno.
La femmina inizierà la costruzione del nido a forma di coppa, nella vegetazione, sfruttando delle cavità nei rami o nei tronchi, foderandoli con piccoli rametti e fibre vegetali. Successivamente deporrà un solo grosso uovo di colore screziato che coverà per 20 giorni circa.
Crediti: Wikipedia Foto: Pinterest
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