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Tordo bottaccio: caratteristiche e canto

by Andrea Gheller
tordo bottaccio

Il Tordo bottaccio, un turdide di grande pregio

Il Tordo bottaccio (Turdus philomelos, C.L. Brehm 1831) è un uccello dell’ordine dei passeriformi appartenente alla famiglia dei Turdidae, più semplicemente dei Turdidi.

Il suo peso è di circa gr 70/80, una lunghezza di 22-23 cm, apertura alare 33-36 cm.

È facile confonderlo con il Tordo sassello, ma il bottaccio ha colori meno sgargianti. È di dimensioni medio-piccole, possiede un becco snello ma robusto ed una coda quadrata di media lunghezza. Il colore del piumaggio è bruno-oliva,  il petto e l’alto ventre sono bianco crema con evidenti picchiettature marroncine; le copritrici inferiori delle sue ali e la coda sono bruno-rossicce, il sottocoda è bianco-crema, il becco è bruno scuro con base giallastra e le zampe bruno-gialle. La specie presenta due mute annue.

Habitat e dove nidifica il Tordo bottaccio

È una specie svernante nell’Europa Centro-Meridionale, infatti è presente in Italia ad iniziare dai primi di ottobre sino a tutto marzo. È più facile osservarlo nelle aree collinari, boschi di conifere miste o di latifoglie ricchi di sottobosco, ma durante i suoi spostamenti locali, spesso si trova anche in località pianeggianti, magari all’interno di siepi di edere, una delle sue bacche preferite in pieno inverno.

È un uccello prettamente solitario tranne che nel periodo di coppia. Come nel merlo è la femmina che costruisce il nido sugli alberi o all’interno di cespugli e depone tra aprile e agosto dalle 4 alle 5 uova, che vengono incubate dalla femmina per 14-15 giorni. I piccoli lasciano il nido dopo due settimane. Si possono avere 2-3 covate l’anno.

 

Cosa mangia il Tordo bottaccio

Il Tordo bottaccio è frugivoro e insettivoro come il merlo. Si nutre principalmente di insetti e larve, molluschi, ragni e lombrichi, ma pure di bacche, olive e frutti teneri. Sono golose anche delle chiocciole, neutralizzando i loro gusci tramite l’uso di piccoli sassi.

Canto del Tordo

Il canto del Tordo bottaccio annuncia la fine dell’inverno. Già ai primi giorni di marzo, al crepuscolo, i boschi risuonano delle ripetizioni dei chiari e sonori motivi di questa specie. (registrazione canto)

Il verso che lo contraddistingue viene denominato “zirlo”, voce del verbo “zirlare”, cioè emettere il suono acuto tipico del tordo.

Tordo bottaccio in primo piano

Articolo scritto in collaborazione con lo staff di – Peri Fyseos – visitate il loro bellissimo canale YouTube -> Peri Fyseos.

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