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Tipi di frutta

by Eleonora Badalamenti
Tipi di frutta

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Cos'è la frutta?

Il frutto è quella struttura che deriva dall’accrescimento e dalla trasformazione dell’ovario (contenuto nei fiori) in seguito alla fecondazione di quest’ultimo. Quindi il frutto è un ovario maturo.

Vi sono casi in cui avviene la trasformazione di altre parti del fiore, come ad esempio il ricettacolo, in questo caso il prodotto che ne deriverà prende il nome di falso frutto.

O ancora vi sono casi in cui un frutto si possa formare senza nessuna fecondazione, in questo caso il frutto prende il nome di frutto partenocarpico.

Vediamo quindi come vi sono tanti tipi di frutta diversi.

A cosa serve la frutta?

La frutta ha il compito di:

  • Proteggere il seme contenuto al suo interno
  • Fornire nutrimento al seme
  • Facilitare la dispersione (disseminazione)
  • Fertilizzare il suolo : quando avviene il distaccamento del frutto maturo questo andrà ad apportare nutrimento al suolo sottostante la pianta. Queste sostanze torneranno accessibili alla pianta. Avviene una auto-fertilizzazione
  • Regolare i tempi della germinazione

Struttura del frutto

Dopo la fecondazione, i carpelli dell’ovario si sviluppano andando a determinare tre tessuti:

  • EPICARPO o PERICARPO: esterno e formato da un singolo strato di epidermide
  • MESOCARPO: centrale (nei frutti carnosi come le pesche e l’uva la polpa del frutto è in genere costituita dal mesocarpo)
  • ENDOCARPO: interno e di spessore variabile a seconda della specie. Al suo interno è contenuto il seme

La disseminazione

La disseminazione consiste nel trasporto dei semi, situati all’interno dei frutti, lontano dalla pianta madre che li ha generati. Ogni pianta deve allontanare da sé i semi prodotti per evitare che, cadendo tutti a breve distanza, entrino in competizione per l’acqua, la luce, le sostanze nutritive e lo spazio. In questo modo la pianta stessa occuperà nuovi spazi e si ‘muoverà’.  Questo può essere fatto in più modi:

  • Alcune piante producono frutti leggeri e dotati di ali. Questi, con il vento, vengono facilmente dispersi.
  • Certe piante sviluppano una serie di uncini, aculei o dentelli per aggrapparsi al pelo dei mammiferi o alle penne di un uccello e percorrere, così, diversi chilometri.
  • Molte piante avvolgono i semi con un rivestimento carnoso, profumato e colorato che attrae mammiferi, uccelli e alcuni rettili. Questi vengono mangiati dagli animali che eliminano poi i semi negli escrementi anche a grandissima distanza dalla pianta madre.
  • Molte piante che vivono lungo le coste sfruttano l’acqua producendo frutti con guscio spugnoso o sugheroso. Questi frutti possono galleggiare per lunghi periodi senza marcire.

Classificazione dei frutti

In relazione alle caratteristiche del pericarpo, i frutti sono distinti in:

  •  Frutti carnosi : hanno una consistenza molle e presentano molta polpa.
  •  Frutti secchi : In questa tipologia di frutti, tutti gli strati hanno scarsi parenchimi e un contenuto di acqua piuttosto basso. Hanno una consistenza cuoiosa, legnosa o cartacea. I frutti secchi sono  distinti in base alla modalità di liberazione dei semi. Si distinguono in:
  •  Frutti secchi deiscenti : se a maturità si aprono restando attaccati alla pianta cosicché la dispersione è affidata al seme.
  •  Frutti secchi indeiscenti : se a maturità non si aprono e svolgono un ruolo attivo nella dispersine dei semi che contengono.

In relazione al numero di ovari coinvolti nella maturazione del frutto si distinguono:

  • Frutti semplici : derivano da un unico ovario (ovario monocarpico o sincarpico).
  • Frutti aggregati : derivano da numerosi ovari appartenenti allo stesso fiore (ovari apocarpici).                
  •  Frutti multipli : si sviluppano da ovari appartenenti a diversi fiori strettamente aggregati in un infiorescenza.

In base a queste diverse classificazioni vi sono diversi tipi di frutta.

Scopriamoli insieme!

Frutti carnosi

Tra i tipi di frutti carnosi troviamo:

  • Drupa : caratterizzata da epicarpo sottile come una epidermide succoso, mesocarpo carnoso e talvolta fibroso, endocarpo duro e legnoso che avvolge il seme. Esempio: pesche, olive, albicocche, ciliegie, susine.
  • Bacca : caratterizzata da epicarpo sottile come un’epidermide, mesocarpo carnoso ed endocarpo carnoso. Esempio: uva, pomodoro, loto.
  • Peponide : è una particolare bacca con epicarpo indurito. Esempio: anguria, cantalupo, cetriolo, zucca.
  • Esperidio : caratterizzato da epicarpo colorato e ricco di oli essenziali, mesocarpo spugnoso ed endocarpo succoso e settato. Esempio: agrumi

Frutti secchi deiscenti

Questi frutti a maturità liberano i semi aprendosi spontaneamente. Tra i tipi di frutti secchi deiscenti troviamo:

  • Follicolo : frutto secco che deisce (si apre) lungo la linea di sutura ventrale. Esempio: magnolia e anice stellato.
  • Legume : frutto secco che deisce lungo due linee, una ventrale e una dorsale. Esempio: fagiolo, pisello e fava.
  • Capsula : può aprirsi in diversi modi. Esempio: papavero.
  • Siliqua : deisce lungo due linee longitudinali che corrispondono alle due linee di sutura dei carpelli. Esempio: carruba.

Frutti secchi indeiscenti

In questo tipo di frutto i semi restano all’interno del frutto dopo che questo è caduto dalla pianta madre. Tra i tipi di frutti secchi indeiscenti troviamo:

  •  Achenio : pericarpo da cuoioso a sottile che racchiude un solo seme. Esempio: ghianda e castagna.
  • Cariosside : frutto in cui il seme è concresciuto con il pericarpo. Esempio: mais.
  • Samara : è un achenio alato. Tipico dei frutti di acero e olmo.

Falsi frutti

Alla loro formazione partecipano anche tessuti che non appartengono all’ovario. Tra questi troviamo:

  • Pomo : la parte edule deriva dal ricettacolo; il vero frutto è il torsolo costituito da un pericarpo cartilagineo a cinque logge contenenti 1-2 semi ciascuna. Esempio: mela, pera.
  • Balausto : alla formazione del frutto interviene anche il ricettacolo che ha consistenza cuoiosa e protegge i semi. Esempio: melograno.

Frutti aggregati

Derivano da più ovari presenti sullo stesso gineceo. Tanti piccoli acheni sparsi in una polpa carnosa che deriva dall’ingrossamento del talamo. Esempio: fragole e fico d’india.

Frutti multipli

Meglio noti come infruttescenze. I singoli frutti derivano da pistilli di fiori diversi che formano una infruttescenza più o meno compatta.   

  • Sorosio : formato da tante false drupe originatesi dalla concrescenza dei calici carnosi. Esempio: gelsi e lamponi.
  • Siconio : deriva da un ricettacolo semi carnoso che porta al suo interno i fiori che daranno gli acheni. Esempio: fico.

Frutti partenocarpici

La partenocarpia è la produzione di frutta senza che sia avvenuta la fecondazione. Generalmente questi frutti sono privi di semi. Esempio: banana.

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