Home Previsioni ed analisiNord Italia SI CONFERMA UNA LINEA DI TENDENZA AVARA DI PRECIPITAZIONI SULLE REGIONI DI NORD OVEST

SI CONFERMA UNA LINEA DI TENDENZA AVARA DI PRECIPITAZIONI SULLE REGIONI DI NORD OVEST

by Fabio Fioramonti


Fabio Fioramonti,
Buonasera e buon Martedì, è senz’ombra di dubbio una situazione anomala quella stiamo vivendo dal punto di vista atmosferico e termico su gran parte del continente europeo, aldilà che non vi è traccia di “scenari invernali” praticamente su tutte le capitali del continente, va rimarcata un’anomalia precipitativa negativa sulle nostre regioni.
Focalizzandoci sulle regioni di Nord Ovest sappiamo bene che a livello statistico la stagione invernale rappresenta il periodo dell’anno in cui si assiste a fasi prolungate senza piogge e nevicate, specialmente nel periodo che va da inizio Dicembre fino agli inizi di Febbraio. Dopo una stagione autunnale (nel periodo compreso tra fine Ottobre ed inizio Dicembre) ove alcune regioni del Nord Italia hanno chiuso con addirittura un surplus della media pluviometrica stagionale, nei mesi invernali per eccellenza (a partire dalla data del solstizio) su queste regioni si possono contare sulle dita di una mano le fasi instabili neanche perturbate avvenute fino ad ora.
È bene chiarire che la causa principale di tale anomalia negativa ci riconduce alla presenza dell’anticiclone delle Azzorre posizionato poco a largo della penisola iberica, ma questo NON rappresenta l’atipicità, questa figura barica negli anni c’è sempre stata, è proprio la sua tendenza ad espandersi e a persistere sul Mediterraneo centro occidentale che condiziona in maniera negativa il “normale” andamento climatologico alle nostre lande; detto ció tornando alle dinamiche atmosferiche future va evidenziata ancora una volta la forza straordinaria del Vortice Polare che continua a “girare all’impazzata” nella sua sede d’origine, anche questa dinamica può considerarsi anomala perché dal momento in cui ci si avvia verso il periodo primaverile e quindi con maggior ore di luce anche alle alte latitudini, si dovrebbe assistere ad un fisiologico declino delle vorticità del Polar Vortex coadiuvate dall’inserimento di onde di calore che andrebbero a destabilizzare l’intera struttura favorendo scambi di calore di tipo meridiano Nord/Sud, con conseguente dinamicità atmosferica in sede Europea e quindi con maggior possibilità di assistere a fasi perturbate anche sulle nostre regioni.
Volgendo lo sguardo nell’osservazione degli elaborati modellistici a nostra disposizione, nel lungo termine (26-27 Febbraio) la media degli scenari fa presagire i primi cenni di un cedimento della struttura polare, proponendo una discesa di aria fredda d’origine artico marittima sugli stati centrali dell’Europa con risvolti perturbati prettamente invernali su questi, nella sua evoluzione verso Sud e quindi verso le nostre regioni quest’irruzione troverà non parecchie difficoltà nell’approdare in sede mediterranea per due semplici fattori:
-Presenza dell’Anticiclone delle Azzorre che devierà verso Est l’eventuale colata di aria fredda, e quindi l’impossibilità di questa di interagire con i nostri mari e dar vita a minimi depressionari in grado di dispensare precipitazioni in maniera omogenea e su un’ampia fetta di territorio italico.
-Complessa Orografia del territorio italico: L’Anticiclone deviando la traiettoria di eventuali colate di aria fredda da Nord le convoglierà verso le Alpi, facendole “impattare” contro queste con ripercussioni a livello perturbato insignificanti sulle regioni del Nord e centrali Tirreniche che resterebbero “sottovento” (Favonio-Tramontana ) in un contesto quindi “secco” ad accentuare ancor di più la “latenza di precipitazioni” , le uniche regioni che potrebbero “beneficiarne” a livello precipitativo sarebbero quelle del Medio Adriatico e Sud Italia che sperimenterebbero condizioni atmosferiche simil invernali con occasioni nevose a bassa quota lungo l’Appennino.
Ovviamente il tutto rientra nel campo delle ipotesi e non della certezza, ma è bene sottolineare che se si dovesse concretizzare un pattern atmosferico del genere la fase di mancanza di precipitazioni sulle regioni di Nord Ovest potrebbe protrarsi per gran parte del mese di Marzo, e se non fosse stato per il periodo piovoso avvenuto nei mesi autunnali si sarebbe andati incontro ad una siccità senza precedenti.
Seguiremo giorno per giorno le evoluzioni atmosferiche future, sperando che quanto illustrato sia smentito proprio dal cielo.
In allegato:
Fig 1 Ipotesi perturbata illustrata ed elaborata dal modello americano #Gfs ove si evidenzia la fase di “stanca” del Vortice polare, con una colata di aria fredda di origine artico marittima in procinto di evolvere verso l’Europa, ipotesi che ovviamente necessita di conferme in un range temporale “consono”.
Fig2 Emisferica elaborata dal modello americano #Gfs nella quale si rimarca il tentativo di destabilizzare il vortice polare ad opera dell’onda di calore da parte dell’Anticiclone delle Aleutine .

Fig. 1

Fig. 2

HaveANiceEveningToAll

FF

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