Sambuco
Il sambuco comune (Sambucus nigra) è un grosso arbusto a foglia caduca appartenente alla famiglia delle Viburnaceae.
(Un tempo questa specie rientrava nella famiglia delle Caprifoliaceae).

Il nome sambuco deriva dalla parola greca sambike, che significa flauto. In antichità infatti il suo legno veniva impiegato per la realizzazione di questo strumento musicale.
Distribuzione e habitat
Il sambuco è una specie a larga distribuzione eurasiatica ed è frequente pressoché in tutta Italia.
Questo arbusto cresce spontaneo dal piano collinare fino alla montagna. È comune nelle siepi di pianura, negli incolti, nelle fasce boscate vicino ai fiumi e nei boschi collinari e montani. Solitamente non supera i 1400-1500 metri di quota.
Colonizza i terreni fertili, ricchi di humus e predilige posizioni di ombra e penombra. Necessita di terreni freschi, sempre adeguatamente riforniti di acqua, e ricchi di sostanza organica, non necessariamente profondi, dato che l’apparato radicale è piuttosto superficiale.
Di rado viene coltivato.
Descrizione botanica
- Portamento : il Sambuco è un grosso arbusto a foglia caduca, più raramente un alberetto, con chioma densa, espansa e globosa. Presenta un fusto eretto, molto ramificato, e sinuoso. La corteccia ha una scorza bruno-grigiastra, rugosa e solcata in senso verticale. Il midollo centrale è molto abbondante, bianco e spugnoso. Solitamente non supera i 7 metri di altezza. Poco longevo.
- Foglie : Le foglie sono caduche, composte, opposte, imparipennate con 5-7 foglioline di forma ovata o ovata lanceolata (1,5 x 3-4 cm), non intere, regolarmente dentellate, con picciolo evidente. Di colore verde brillante scuro.
- Fiori : i fiori sono molto piccoli a forma di stella, con 5 petali, 5 stami e un pistillo, raccolti numerosissimi in infiorescenze ad ombrella di color bianco panna. Sbocciano nella tarda primavera e all’inizio dell’estate.
- Frutti : il frutto è una piccola drupa carnosa (0,6 cm), rotondeggiante, nera-violacea a maturità. I frutti sono raccolti in mazzetti penduli che completano la maturazione a settembre-ottobre, persistenti a lungo sulla pianta, decorativi e molto apprezzati dall’avifauna, che contribuisce in tal modo alla diffusione del seme in natura.

Utilizzi
Ogni parte della pianta, eccetto le foglie che posseggono un tipico odore sgradevole e sono velenose, trovano un utilizzo in erboristeria e per usi comuni.
Simbologia
Al sambuco in passato si attribuivano poteri magici, contro i demoni e le streghe. I druidi e gli antichi Celti infatti gli riconoscevano il potere di allontanare il male.
Secondo il mito, i suoi rami vennero usati per costruire bacchette in grado di allontanare i demoni.
Curiosità
- Si dice che se si pianta un sambuco presso le finestre di casa, le mosche ne verranno attratte e non entreranno all’interno.
- Le piante soggette a ruggine o muffa traggono vantaggio se vengono spruzzate con una tisana realizzata con le foglie di sambuco.

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