Rigogolo, "gioiello giallo" difficile da vedere
Il Rigogolo (Oriolus Oriolis) è un uccello appartenente all’ordine dei Passeriformi e alla famiglia degli Oriolidi. E’ caratterizzato da dimorfismo sessuale, ovvero i due generi, maschili e femminili, presentano caratteristiche diverse, pur appartenendo alla stessa specie (nel caso del Rigogolo si tratta del piumaggio). Con lunghezza compresa tra i 21 e i 25 cm e peso intorno ai 70 grammi, è una specie migratrice a lungo raggio, di natura sospettosa e schiva.
Il suo areale di nidificazione si estende da Svezia e Finlandia meridionali fino all’area Mediterranea. Le zone di svernamento si collocano nell’Africa Sub-Sahariana e dall’Africa Equatoriale al Sudafrica. In Italia è migratore regolare dapprima tra aprile e maggio, poi tra metà agosto e metà settembre. Nelle regioni settentrionali è presente in pianura e nelle basse colline, mentre al Centro-Sud si insedia anche nelle zone montane, fino a 1.000 metri di altitudine. Nelle estreme regioni meridionali, Salento e Sicilia in particolare, è più raro da osservare, mentre è quasi completamente assente in Sardegna.
Habitat del rigogolo
Il suo habitat è rappresentato dai boschi di essenze, a foglia caduca o misti, ma anche frutteti, pioppeti e boschi planiziali, specie nelle aree ripariali dei fiumi. Durante la migrazione frequenta anche i boschi di quercia. Nelle aree di svernamento invece si insedia nelle savane e nelle foreste tropicali.
Abitudini del rigogolo
Trascorre la giornata nascosto nel folto del fogliame, tanto che nella stagione estiva è molto difficile da vederlo, anche se nelle vicinanze dovessimo sentire il suo canto inconfondibile. Di rado si posa su rami allo scoperto o sul terreno, e al minimo segnale d’allarme torna a nascondersi in zone di fitta vegetazione arborea. Da un posatoio all’altro si sposta con volo rapido, caratterizzato da lunghe ondulazioni, frequenti tuffi e impennate. Sul terreno procede saltellando. Durante la stagione riproduttiva è particolarmente irrequieto: infatti non è raro osservarlo tra un inseguimento e/o un combattimento con altri esemplari.
Di cosa si nutre
La dieta di base del Rigogolo è composta da grossi insetti e dalle loro uova e larve, nel corso della primavera e dell’estate. In autunno invece appetisce frutta e bacche (fichi, uva, mele, lamponi, more e frutti selvatici in genere).
Dove nidifica il rigogolo
Il sito dove costruisce il nido in genere è posto all’estremità di un ramo lontano dal tronco e piuttosto in alto. È compito della femmina la costruzione del nido a forma di “amaca”, formata da una fitta trama di foglie, erba, rametti e terra. Nell’anno compie in genere una covata, eccezionalmente due. In maggio vengono deposte 3-4 uova, la cui incubazione è assolta principalmente dalla femmina in 16-17 giorni. I pulcini sono nidicoli e vengono accuditi da entrambi i genitori; all’età di circa 2 settimane abbandonano il nido, ma rimangono in compagnia dei genitori fino al momento di intraprendere la migrazione.
Canto del rigogolo
La specie, pur non essendo particolarmente a rischio, mostra un calo della distribuzione, dovuto essenzialmente alla distruzione del suo habitat.
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