Pino cembro (Pinus cembra L.); detto anche Cirmolo o semplicemente Cembro.
Questa conifera domina gli ambienti più continentali delle nostre Alpi; è assente in Friuli a causa del clima troppo umido e raro sul resto dell’arco alpino orientale, diviene più comune a partire dalle Dolomiti Settentrionali e presente ampiamente su tutto il comparto Alpino più interno, specie verso ovest (bellissime le cembrete pure del Piemonte); nel suo areale, tipico della fascia subalpina, vive spesso affiancato al larice e all’abete rosso fino al limite della vegetazione arborea (2100-2300m).
È facile da riconoscere in quanto è l’unico pino in Europa che possiede il mazzetto a 5 aghi, di colore argentato nella pagina inferiore.
La corteccia si presenta grigio-argentea nelle parti giovani della pianta, mentre nelle parti adulte molto fessurata grigio-nerastra all’esterno e rosso-bruna internamente, con strette placche allungate verticalmente.

Le sue pigne sono ovoidali e tozze (5-8 cm di lunghezza per 4-5 cm di larghezza), di colore rosso carminio, o rosa-violaceo.
Il legno di questa conifera, fortemente aromatico, è il più pregiato tra quello dei pini.
Albero dotato di eccezionale longevità (anche millenni) ma anche di lentissima crescita, in particolare nelle fasi giovanili, quando può raggiungere il metro/due di altezza anche in un centinaio di anni.
Questa sua “lentezza” è dovuta alla difficoltà iniziale della freccia apicale di oltrepassare il manto nevoso medio della stazione di crescita; dopodiché la crescita si fa più rapida, fino a 20m circa, nei limiti, comunque, di una stagione vegetativa molto breve data la quota elevata di crescita.
Il pino cembro è una delle specie legnose più utilizzate per le sculture in legno.
Crediti: Carlo Bregant, actaplantarum e tuttogreen.it
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