IPOTESI A MEDIO/LUNGO TERMINE
Fabio Fioramonti,
Oggi dall’osservazione della modellistica previsionale a nostra disposizione aumentano le possibilità per una maggior dinamicità atmosferica in sede Mediterranea a partire dalla fine del mese. Dopo mesi di latenza precipitativa le ipotesi al vaglio valide per il medio/lungo termine lasciano presagire fasi di maltempo tipiche di inizio primavera, il tutto grazie ad una maggiore ondulazione del flusso perturbato Nord Atlantico verso le basse latitudini favorito dalla traslazione dell’anticiclone delle Azzorre verso la sua sede d’origine (a largo di Gibilterra). L’ipotesi perturbata attesa tra il 26/27 Febbraio non appare incisiva in termini di fenomenologia sul nostro territorio, dal momento in cui l’Anticiclone delle Azzorre devierà la sua evoluzione in sede mediterranea, la saccatura Nord Atlantica impattando contro l’arco alpino causerà venti di ricaduta sulle regioni settentrionali che risulteranno sottovento , essa verrà successivamente veicolata da venti moderati di provenienza settentrionale ed apporterà fenomeni sul medio Adriatico e Sud Italia; è proprio da questa dinamica che si aprirebbe la strada per un peggioramento ancor più “corposo” sulla nostra penisola, con una nuova saccatura di origine atlantica questa volta con traiettoria più “larga” con ingresso da Ovest favorito da un ulteriore spostamento verso ponente dell’anticiclone delle Azzorre, essa ricolma di aria fredda di estrazione artico marittima andrebbe ad interagire con le acque superficiali dei nostri bacini di mare di Ponente, con la possibilità di formare di minimi depressionari in grado di dar luogo ad una fase di maltempo ad ora inquadrabile tra il 1/3 Marzo, con piogge di discreta fattura alle basse quote specie sui versanti occidentali della penisola e quota neve che si attesterebbe ad ora a quote di “media” montagna 800/1000m sull’arco alpino ed Appennino centro settentrionale.
Sia ben chiaro quello accennato qui sopra trattasi di Ipotesi e non di previsione certa, ma soprattutto è una dinamica atmosferica che NON apporterebbe l’inverno finora mancato, ma bensì un contesto atmosferico “consono” al calendario, con la possibilità di assistere ad episodi nevosi anche a bassa quota specie sulle regioni di Nord Ovest dal momento in cui l’irraggiamento solare “marzolino” aumenta la convettività in atmosfera durante le fasi di maltempo, con precipitazioni che possono assumere carattere di “rovescio” e proprio attraverso queste avverrebbe il rovesciamento verso i bassi strati dell’atmosfera dell’aria fredda associata al fronte, ragion per cui non sarebbe inusuale assistere a nevicate anche con temperature al di sopra dello zero in località collinari (400/500m) specie sulle regioni di Nord Ovest.
In allegato:
Fig 1 Ipotesi in merito al passaggio perturbato atteso tra il 26/27 Febbraio con effetti sul nostro territorio tutti da definire in un range temporale consono.
Fig2 Concordanza sull’impianto ma non sulla dinamica d’evoluzione da parte del modello americano #Gfs
Fig3 Ipotesi perturbata in grado di apportare una fase discreta di maltempo su un’ampia fetta di territorio italico a partire dal 29 Febbraio con evoluzione in termini di precipitazioni tutta da seguire.









Seguiranno aggiornamenti nei prossimi giorni.
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FF