☀️ FINO AD ORA È UN INVERNO PENALIZZANTE PER LE REGIONI DI NORD OVEST, PIOGGIA E NEVE DOVE SIETE? 🤔
Fabio Fioramonti,
Buongiorno e ben ritrovati. Le premesse per una stagione invernale più dinamica e generosa, in termini di precipitazioni, nello scorso mese di Novembre c’erano tutte!
Tant’è vero che proprio nel giorno dell’Immacolata (8 Dicembre) la neve cadde anche su alcune località di pianura delle regioni settentrionali. Peccato che ad ora sembra essere stato un “fuoco di paglia”.
Il bimestre Dicembre-Gennaio per statistica è una fase meno prolifica riguardo ad una distribuzione omogenea delle piogge su questo settore italiano. Ciò avviene un po’ per via della circolazione atmosferica che risente delle manovre del vortice polare e un po’ per via della complessa orografia (Alpi). Nelle dinamiche perturbate provenienti da Nord spesso vengono deviate” o addirittura annullate” dallo sbarramento orografico alpino. Producendo solo un aumento di ventilazione sui settori padani.
Analisi sinottica
Valutando le sinottiche attuali ed in prospettiva a medio termine (data indicativa 20 Gennaio) non ci sono “buone nuove” per gli amanti di condizioni atmosferiche perturbate di stampo invernale. La posizione del promontorio anticiclonico delle Azzorre, nel corso dei prossimi giorni, dalla sua sede d’origine (Arcipelago Azzorriano) si espanderà nuovamente in maniera zonale Ovest-Est verso gli stati centrali europei e sul Mediterraneo occidentale. Questa espansione del’HP andrà a posizionare i suoi massimi valori di geopotenziale al suolo (1035-1040hpa) proprio in prossimità delle regioni settentrionali italiane, apportando condizioni atmosferiche stabili, ben soleggiate e con temperature che si porteranno ben al sopra della norma soprattutto sui rilievi alpini.
La fase atmosferica più stabile ed addirittura mite che ci attende a partire dalla giornata di Mercoledì 13 Gennaio porterà con se un nuovo peggioramento della qualità dell’aria nei grandi centri urbani, creando a sua volta l’habitat ideale, in assenza di ventilazione (ricambi d’aria), per la prolificazione di virus e batteri, oltre all’accumulo di inquinanti al suolo. Non proprio un “toccasana” di questi tempi!
Il deficit idrico che attanaglia da mesi “or sono” settori ad esempio come il Basso Piemonte, Ponente Ligure, Emilia, giusto per citarne alcuni, si sta ulteriormente aggravando, nonostante gli episodi piovosi avvenuti nello scorso autunno.
Ribadiamo quanto sia importante un apporto idrico adeguato per la futura semina primaverile per quanto riguarda il settore agricolo padano.
Numerose località alpine poste oltre i 1200m di quota, ad oggi, appaiono “brulle” quasi in maniera “beffarda” proprio quest’anno in cui è concesso il turismo invernale. Gli apporti di neve caduti nel periodo tardo autunnale-inizio Dicembre sono stati completamente “mangiati” dai notevoli sbalzi termici, connessi proprio all’invadenza dell’anticiclone azzorriano alimentato da aria calda d’estrazione subtropicale in quota. Il trend sembra che vada a ripetersi a partire dai prossimi giorni.
L’ingombranza dell’Anticiclone delle Azzorre in sede mediterranea nel periodo invernale non risulta tuttavia una novità. In passato, numerosi inverni sono stati condizionati da mensilità totalmente stabili su molte zone d’Europa.
In verità, se non ci fosse la figura barica di stabilità (Anticiclone) molto probabilmente non potremmo sperimentare neanche condizioni invernali, poiché esso, con le sue espansioni meridiane (verso Nord), non andrebbe a disturbare il fiume d’aria fredda che scorre oltre il 50° parallelo che alimenta il Vortice Polare, con conseguenti rilasci d’aria fredda pronta a dilagare alle basse latitudini europee.
Pioggia e neve dove siete?
In conclusione, ad oggi risulta difficile ipotizzare il ritorno di condizioni atmosferiche volte a sostanziali peggioramenti in grado di riportare le precipitazioni laddove mancano, in questo caso sulle regioni di Nord Ovest, poiché dalla modellistica di riferimento non si scorgono segnali incoraggianti prima dell’ultima decade del mese.
In allegato: Mappa sinottica illustrata ed elaborata dal modello europeo #Ecmwf con riferimento indicativo Lunedi 17 Gennaio.

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