
Immagina satellitare con nebbia fitta nella pianura padana durante periodo anticiclonico,assenza di vento e ricambio d’aria
Eccoci ragazzi a parlare di un argomento molto interessante e assai particolare.
Come potete notare dalla prima foto, il territorio della Pianura Padana è circondato su tre lati dalle Alpi e Appennini, questa sua morfologia del territorio crea un’area denominata “catino padano” dentro la quale l’aria avrà sempre una qualche difficoltà ad entrare, escluso quella proveniente da est.
Ma tralasciando per il momento le situazioni che si potrebbero creare nei periodi di stabilità atmosferica(ne riparleremo a tempo debito), in inverno il suo punto forza si concentra nei casi d’ingresso di aria fredda e/o gelida est.
Il motivo è semplice:l’aria fredda tende in questo contenitore naturale a “riempirlo” man mano da est verso ovest, ed essendoci come barriere artificiali le Alpi e Appennini, il freddo tende a rimanere imprigionato al suo interno per diversi giorni. A seconda dell’entità, della durata e della stagione( più o meno avanzata) in cui avviene,potrà stazionare al suo interno anche settimane o pochi giorni in caso di correnti miti da Sud.
Proprio in quest’ultimo caso, per noi del nord, si creerebbero le maggiori possibilità di episodi di una certa rilevanza.
Grazie ad un richiamo d’aria causato da un area di bassa pressione B collocata sul Ligure, si andrebbero ad attivare dei venti di risalita miti provenienti da sud.
Questo scorrimento umido e mite su uno strato preesistente freddo e denso, andrebbe a provocare nevicate abbondanti e localmente intense su buona parte del Nord. Schema raffigurato nell’immagine successiva.

Il fenomeno può durare da alcune ore ad alcuni giorni (solitamente non più di un paio di giornate nelle zone più riparate di pianura e collina) apportando inizialmente una temporanea stabilizzazione delle termiche al suolo,anche ampiamente negative, e successivamente un costante aumento di esse, col passare delle ore.
Nelle aree più esposte ai venti miti, si avranno fenomeni intensi ma con veloce passaggio a neve mista ed un successivo passaggio a pioggia. Mentre nelle provincie più occidentali il fenomeno andrà a persistere per diverso tempo.
La cosa più determinante cosa sarà? Il perdurare di questa circolazione, se non sarà troppo duratura ed intensa e si avrà anche una maggiore resistenza del cuscinetto d’aria fredda, si avrà la possibilità di vedere neve fino alla fine dell’evento, mentre nei casi meno fortunati si andrà a rovinare il fantastico panorama andatosi a creare precedentemente con la pioggia.
PS:questa particolarità è assai conosciuta nel Nord Italia per via della sua estensione ma è presente in altre località e parti del mondo ove ci sono le premesse per una sua eventuale formazione.
E per finire alcune foto delle nevicate da cuscinetto più importanti:

Casciago(VA) fonte centro meteorologico lombardo
Andrea Gheller
Trovi tutti i nostri articoli didattici qui —> MeteoPills