Il Limone cedrato "canarone"
Il Limone cedrato “canarone” (Citrus x limonimedica “canarone”, Lush 1919) è una specie sempreverde appartenente alla famiglia delle Rutacee (a cui appartengono tutti gli agrumi, genere Citrus).
Il nome della specie x limonimedica è stato coniato, nel 1910, dal botanico Alfred Wyndham Lushington per meglio identificare agrumi con caratteristiche intermedie tra il cedro (Citrus medica L.) e il limone (Citrus x limon L.).
La varietà di Limone cedrato “canarone” risulta, dunque, un ibidro tra limone e cedro, in quanto ha dimensione, peso e spessore (del mesocarpo, la parte bianca) del frutto, simile al cedro, mentre il sapore risulta simile al limone.


Descrizione botanica
- Portamento : è una specie a portamento arbustivo, tendente al cespuglioso. È una pianta vigorosa, spinescente e raggiunge in poco tempo i 3 m di altezza.
- Foglie : le foglie sono grandi e lanceolate, la pagina superiore è di colore verde scuro mentre quella inferiore è più chiara.
- Fiori : la fioritura avviene in primavera, producendo dei fiori bianchi raccolti perlopiù in gruppi, dal profumo intenso.
- Frutti : i frutti, leggermente corrugati e dall’apice mammellonato, possono avere una lunghezza di 15-18 cm e un diametro massimo di 10-12 cm. Dal colore verde scuro, ad inizio maturazione, al giallo carico con una particolare sfumatura d’arancio, a piena maturazione. Lo spessore dell’albedo (la parte bianca sotto la buccia) è simile a quello del cedro, mentre il sapore ricorda quello del limone. La maturazione ottimale dei frutti avviene tra il tardo inverno e la primavera, se non raccolti, persistono sulla pianta a lungo (anche più di un anno).

Distribuzione e curiosità
Il limone cedrato “canarone” è coltivato nell’alto Lago Maggiore, e il suo nome sembra derivare da “Canaro” ovvero l’antico toponimo di Cannero Riviera.
Questa varietà sembra fosse presente già dalla seconda metà del 1600, nei giardini medicei nel fiorentino.
A livello di fonti scritte lo troviamo citato in due trattati: trattato di Volkammer del 1714, in cui viene definito come “Cedrato mostruoso di Fiorenza”; nella pubblicazione di Antonio Giuseppe Risso e Pierre-Antoine Poiteau (Hi-stoire naturelle des orangers) del 1818 “Cedrato a frutto rugoso”. (fonte)
Inoltre, in alcuni documenti, conservati nell’archivio Borromeo, si legge dell’acquisto di quattro esemplari di Canarone, in Cannero, già nel 1859.
L´ ipotesi di un’origine cannerese ha trovato una prima conferma nelle analisi molecolari, condotte dal Dipartimento di Colture Arboree dell’Università degli Studi di Torino, sui cedrati verbanesi, a confronto con i fiorentini. Il loro DNA risulta differente.
Il Canarone parrebbe quindi essere una cultivar così antica e tipica di Cannero Riviera, da poter aver preso il suo nome dalla terra in cui ha avuto origine.
Durante l’anno 1985 rischió l’estinzione, a causa di una straordinaria gelata. Grazie alla fortuna e tenacia di un’esemplare, che tornò a vegetare, riuscirono a salvare questa specie.
Attualmente, presso il parco degli agrumi a Cannero Riviera (VB), è stato impiantato un campo di piante madri di Limone cedrato “canarone” allo scopo di diffonderne ulteriormente la coltivazione di questa particolare varietà.

Usi del limone cedrato
I limoni cedrati hanno preziose qualità organolettiche e possono essere consumati crudi, affettati finemente e aggiunti in insalate, o utilizzati per la preparazione di piatti salati; inoltre sono ottimi per preparare canditi, marmellate e liquori.

La mostra degli agrumi di Cannero Riviera
Nel comune di Cannero Riviera, un comune lungo la sponda piemontese del Lago Maggiore, a pochi km dal capoluogo di provincia Verbania, si svolge da ormai 16 anni, la mostra degli agrumi. Durante questi giorni di festa si potranno ammirare, oltre il panorama lacustre e montano già di per sè stupendo, i meravigliosi giardini dei privati, curati con attenzione e passione ed il parco comunale ricco di molteplici varietà di agrumi (Mostra degli agrumi, 2023 pdf).
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