Fabio Fioramonti
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Come accennato nella scorsa supposizione, le condizioni atmosferiche stanno già cambiando a partire dalle regioni settentrionali. Proprio in queste ore le regioni del Nord Italia risentono dell’aria umida e fresca che sta affluendo dallo spartiacque alpino, quest’ultima è strettamente connessa ad un centro di bassa pressione centrata sulle isole britanniche (fig 1 lettera B ), la quale essendo ad “ampio raggio” riesce ad apportare fenomeni di instabilità, poiché affluendo viene esaltata dal contrasto con aria calda preesistente nei bassi strati generando così episodi temporaleschi di origine termoconvettiva localmente di forte intensità sulle pianure adiacenti ai rilievi.
Dalla giornata di domani invece si assisterà ad un rapido ripristino di condizioni soleggiate su gran parte delle regioni settentrionali, favorite da un aumento della ventilazione da Nord (favonio) connessa al transito della “coda” del sistema temporalesco, la quale trovando davanti a se nella sua evoluzione verso Sud lo sbarramento orografico dei rilievi alpini genererà venti di ricaduta, che oltre a garantire un buon soleggiamento nei prossimi giorni favorirà anche un caldo di tipo gradevole in un contesto appunto ventoso su queste regioni con tutt’al più nubi cumuliformi in transito che non dovrebbero apportare fenomeni di rilievo.
Ultime ore di “caldo torrido” anche per le regioni del centro/Sud, il sistema temporalesco in azione proprio in queste ore al Nord da domani veicolato da correnti settentrionali evolverà rapidamente verso il meridione , garantendo anche su queste regioni entro Mercoledì 14 un discreto ricambio d’aria “scacciando” (figura 1 lettera A) l’aria calda subtropicale attualmente presente verso le sue sedi d’origine, il tutto sotto i colpi di temporali localmente intensi in maniera non organizzata ad evoluzione rapida e forte ventilazione sui bacini dei mari di ponente.
Proiettandoci al fine settimana “ferragostiano”, sull’intero stivale ci aspettiamo condizioni atmosferiche all’insegna della variabilità, con la possibilità di sviluppi temporaleschi da Nord a Sud soprattutto in prossimità di Alpi ed Appennini (specie nelle ore serali) , la circolazione di bassa pressione presente sulle isole britanniche potrebbe segnare la strada che porta ad un nuovo cambio di circolazione atmosferica nei giorni successivi , tenendo lontano l’instaurazione di regimi altopressori duraturi (garanti di stabilità atmosferica) almeno fin verso il 17 Agosto, in favore di giornate estive dai connotati “gradevoli” con una discreta ventilazione e caldo decisamente sopportabile da Nord a Sud.
Resta da monitorare nei prossimi giorni l’ondulazione del flusso perturbato atlantico con perno sulla Scozia ricolmo di aria molto fresca per il periodo il quale abbassandosi di latitudine potrebbe dare il primo colpo “gobbo” all’estate 2019 sull’Italia, che calendario alla mano si avvia nella fase di “fisiologico” declino stagionale, ma ci ritorneremo!
Temperature in deciso calo sulle regioni settentrionali con valori massimi per lo più compresi tra 25/27gradi almeno fino al 16 Agosto, colonnina di mercurio in progressivo calo anche sulle restanti regioni italiane.
In allegato
Fig 1,2 Discreta concordanza modellistica da parte di entrambi i modelli di riferimento #Gfs (americano) #Ecmwf (inglese) sulla dinamica attesa per ferragosto che garantirà un ricambio d’aria sull’intero stivale.
Fig 3 Temperature attese al piano isobarico 850hpa per la giornata di ferragosto, nella quale mettiamo in risalto il calo atteso.
Fig 4 Spaghi meteo illustrati su media #Ensemble, relativi al piano isobarico 850hpa del paese dalla quale scrivo (pedemontana comasca).













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