Il gatto di Pallas: il solitario gatto delle alture
Il Gatto di Pallas (Otocolobus manul o Felis manul, Pallas 1776) o gatto delle steppe o gatto delle nevi è un gatto dell’ordine dei Carnivori, appartenente alla famiglia dei Felidi. Inizialmente era stato attribuito al genere Felis, in seguito riclassificato nel genere Otocolobus.
Stephen J. O’Brien e Warren E. Johnson hanno stimato (pubblicazione del 2007) che il Gatto di Pallas si sia discostato da un antenato del gatto leopardo, circa 5,9 milioni di anni fa.
È un gatto di dimensioni simili al gatto domestico; pesa circa 2-4,5 kg, ha una lunghezza di circa 45-65 cm e una lunga coda di 20-30 cm. Ha un foltissimo pelo e un sottopelo di circa 40mm. Quest’ultimi lo rendono particolarmente adatto a resistere a temperature molto rigide (anche a – 50°).
Le zampe anteriori corte, lo tengono più aderente al suolo, invece le orecchie, poste ai lati della testa, piccole e tondeggianti, diminuiscono la dispersione termica. Queste caratteristiche gli favoriscono una maggior mimetizzazione nei confronti delle prede ma anche dai suoi predatori: lupi, falchi, cani da pastore, leopardi delle nevi e volpi rosse.
Carattere e habitat del Gatto di Pallas
Il Gatto di Pallas è un animale solitario e riservato, e raramente si riesce ad osservare in natura.
È particolarmente attivo nelle ore notturne, tra il tramonto e l’alba. Predilige climi continentali estremi, con scarse precipitazioni, bassa umidità e forti escursioni termiche. Steppe e ambienti montani, con poca vegetazione, sono tra i suoi prediletti ma anche territori pianeggianti se ricchi di nascondigli, come ad es.: grotte, burroni, pendii e anfratti. Lo si può trovare in questi territori ad una quota che va dai 1.800 ai 5.500 metri di quota.
Nonostante il gatto di Pallas si trovi a quote elevate, preferisce territori in cui la copertura nevosa risulta moderata, non oltre i 15 cm di neve.
La maggior parte della sua vita la trascorre in grotte, pertugi e vecchie tane di marmotte, utilizzandole come luogo di accoppiamento, riparo lungo i rigidi inverni e parto. I cuccioli di Pallas trascorrono molto tempo con la madre, apprendendone la caccia e la sopravvivenza.
Cosa mangia il Gatto di Pallas
Il gatto delle Steppe si nutre principalmente di pika, piccoli roditori, arvicole, lepri, ricci, giovani marmotte e in alcuni casi uccelli. I pika, sono la preda preferita del gatto, in quanto offrono maggior apporto nutritivo, rispetto ad altri animali, ed allo stesso tempo, cacciarli, richiede meno tempo e meno dispendio di energie. Coprono oltre il 50 % della dieta.
Non essendo un buon corridore, si avvale di metodi di caccia furtiva e di imboscata, mimetizzandosi in punti riparati da rocce, tane o cespugli dove organizza i suoi agguati. Oltre i precedenti metodi è stata documentata una curiosa tecnica: muove la coda con continue contrazioni, creando un effetto ipnotico sulla sua preda, avvicinandosi a tal punto da poterla raggiungere con un balzo.
Il gatto delle steppe, a causa della sua fitta pelliccia, fu vittima di una corsa all’approvvigionamento delle sue pelli. Questo causò una forte riduzione degli esemplari. Ora la specie è protetta nella maggior parte delle nazioni. Ciò le consente di non essere più considerata una specie a rischio estinzione. Si stima una popolazione intorno ai 58.000 esemplari, ma la sua elusività non permette di stilare un censimento corretto.
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