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Gatto di Pallas: origine, carattere e habitat

by Andrea Gheller
gatto di pallas

Il gatto di Pallas: il solitario gatto delle alture

Il Gatto di Pallas (Otocolobus manul o Felis manul, Pallas 1776) o gatto delle steppe o gatto delle nevi è un gatto dell’ordine dei Carnivori, appartenente alla famiglia dei Felidi. Inizialmente era stato attribuito al genere Felis,  in seguito riclassificato nel genere Otocolobus.

Stephen J. O’Brien e Warren E. Johnson hanno stimato (pubblicazione del 2007) che il Gatto di Pallas si sia discostato da un antenato del gatto leopardo, circa 5,9 milioni di anni fa.

gatto di pallas
Gatto di Pallas immortalato da Kacha Kulios

È un gatto di dimensioni simili al gatto domestico; pesa circa 2-4,5 kg, ha una lunghezza di circa 45-65 cm e una lunga coda di 20-30 cm. Ha un foltissimo pelo e un sottopelo di circa 40mm. Quest’ultimi lo rendono particolarmente adatto a resistere a temperature molto rigide (anche a – 50°). 

Le zampe anteriori corte, lo tengono più aderente al suolo, invece le orecchie, poste ai lati della testa, piccole e tondeggianti, diminuiscono la dispersione termica. Queste caratteristiche gli favoriscono una maggior mimetizzazione nei confronti delle prede ma anche dai suoi predatori: lupi, falchi, cani da pastore, leopardi delle nevi e volpi rosse.

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Gatto di Pallas immortalato da Kacha Kulios

Carattere e habitat del Gatto di Pallas

Il Gatto di Pallas è un animale solitario e riservato, e raramente si riesce ad osservare in natura.

È particolarmente attivo nelle ore notturne, tra il tramonto e l’alba. Predilige climi continentali estremi, con scarse precipitazioni, bassa umidità e forti escursioni termiche. Steppe e ambienti montani, con poca vegetazione, sono tra i suoi prediletti ma anche territori pianeggianti se ricchi di nascondigli, come ad es.: grotte, burroni, pendii e anfratti. Lo si può trovare in questi territori ad una quota che va dai 1.800 ai 5.500 metri di quota. 

Nonostante il gatto di Pallas si trovi a quote elevate, preferisce territori in cui la copertura nevosa risulta moderata, non oltre i 15 cm di neve.

La maggior parte della sua vita la trascorre in grotte, pertugi e vecchie tane di marmotte, utilizzandole come luogo di accoppiamento, riparo lungo i rigidi inverni e parto. I cuccioli di Pallas trascorrono molto tempo con la madre, apprendendone la caccia e la sopravvivenza. 

pika
Esemplare di Pika fotografato da Deirdre D Rosenberg

Cosa mangia il Gatto di Pallas

Il gatto delle Steppe si nutre principalmente di pika, piccoli roditori, arvicole, lepri, ricci, giovani marmotte e in alcuni casi uccelli. I pika, sono la preda preferita del gatto, in quanto offrono maggior apporto nutritivo, rispetto ad altri animali, ed allo stesso tempo, cacciarli, richiede meno tempo e meno dispendio di energie. Coprono oltre il 50 % della dieta.

Non essendo un buon corridore, si avvale di metodi di caccia furtiva e di imboscata, mimetizzandosi in punti riparati da rocce, tane o cespugli dove organizza i suoi agguati. Oltre i precedenti metodi è stata documentata una curiosa tecnica: muove la coda con continue contrazioni, creando un effetto ipnotico sulla sua preda, avvicinandosi a tal punto da poterla raggiungere con un balzo.

Il gatto delle steppe, a causa della sua fitta pelliccia, fu vittima di una corsa all’approvvigionamento delle sue pelli. Questo causò una forte riduzione degli esemplari. Ora la specie è protetta nella maggior parte delle nazioni. Ciò le consente di non essere più considerata una specie a rischio estinzione. Si stima una popolazione intorno ai 58.000 esemplari, ma la sua elusività non permette di stilare un censimento corretto.

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