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Finalmente arriva la pioggia!

by Andrea Gheller

Fabio Fioramonti

Buongiorno e buon inizio settimana, giornata di “attesa” questa per l’arrivo delle piogge sulle regioni di Nord Ovest e settori tirrenici della penisola.


Nei giorni scorsi vi abbiamo illustrato la concordanza sull’impianto proveniente dal Nord Atlantico con obbiettivo i bacini occidentali del Mediterraneo, oggi illustreremo la concordanza sull’evoluzione perturbata proposta da entrambi i gm Gfs (americano) ed Ecmwf attesa per le prossime ore. Se la giornata odierna trascorrerà all’insegna della stabilità atmosferica nonostante valori di pressione in calo data la “ritirata” dell’alta pressione verso la sue sede di origine (a largo della penisola iberica), la giornata di Martedì specie nella sua seconda parte mostrerà i primi cenni della perturbazione attesa, infatti sin dalle prime ore i cieli andranno “sporcandosi” sulle regioni di Nord ovest, fino ad avere cieli coperti entro sera con precipitazioni a carattere di pioviggine in maniera sparsa e disorganizzata, Mercoledì invece la giornata trascorrerà all’insegna del cielo grigio sempre sulle regioni del Nord e centrali tirreniche, con piogge per lo più di debole intensità, ma già ben distribuite su ampia fetta di territorio, questa dinamica riguarda ancora la parte pre-frontale della perturbazione, che darà il meglio di se nella giornata di Giovedì.

L’impianto perturbato in questione è di origine Nord Atlantica, accompagnato da aria fredda di estrazione artico/polare marittima, la quale stazionando aldilà delle Alpi occidentali ( in territorio francese)e facendo breccia nel Mediterraneo occidentale andrà a richiamare sulle regioni occidentali italiche un flusso di correnti dai quadranti meridionali con traiettoria SW-NE, trattasi di correnti di Libeccio che seppur temperate sono foriere di umidità e quindi in grado di dispensare buone quantità di pioggia in maniera organizzata. Data la traiettoria del richiamo umido della perturbazione, magari in prima fase (fase prefrontale) i settori del basso Piemonte ad esempio, potrebbero essere meno coinvolti a livello precipitativo (Mercoledì), ma nella giornata successiva rientrerebbero anch’essi nella fase perturbata con piogge di ottima fattura. Le correnti tese di Libeccio solitamente “premiano” i settori di pianura adiacenti all’arco alpino, causa sbarramento orografico ed esaltazione dei fenomeni per effetto staü, quindi alta Lombardia (Comasco, Varesotto) alto Piemonte (settore Ossola), Bassa Valle d’Aosta, Trentino AA si preparino a fenomeni molto intensi e costanti in questa giornata (Giovedì), accumuli pluviometrici che a fine evento (Venerdì mattina) saranno veramente rilevanti nell’ordine di 250/300 mm su Alto Piemonte, Medio-Alta Lombardia, ottimi accumuli anche sulle restanti zone di questo settore.

Quota neve


La quota neve sulle Alpi durante tutto questo episodio perturbato: in prima fase (giornate di Martedì-Mercoledì) si manterrà al di sopra dei 1500 metri di quota, nella fase clou del peggioramento e specie nella sua parte finale (Giovedì pomeriggio e notte su Venerdì) si assisterà ad un repentino abbassamento fino a 900-1000 metri a causa del richiamo di aria fredda della componente artico/marittima del sistema perturbato, nelle fasi precipitative più intense si assisterà ad un rovesciamento d’aria dai piani alti dell’atmosfera (850hpa) indotto appunto dall’intensità delle precipitazione, di conseguenza si potrà assistere a fiocchi di neve frammisti a pioggia fino a quote poste a 600 mt di quota specie nelle località poste nei fondovalle alpini.
In allegato:
Fig 1,2 Evoluzione perturbata per le giornate di Mercoledì e Giovedì proposta dal modello europeo Ecmwf
Fig 3 Mappa del Jet-Stream su base Gfs dove tengo a mettere in risalto il richiamo della ventilazione dai quadranti meridionali (Libeccio)sulla penisola durante il peggioramento.
Fig 4 Mappa precipitativa ad alta risoluzione del modello Arpege , valida per la fase “clou” del peggioramento atteso.(Giovedì)
Fig 5 Mappa relativa agli accumuli nivometrici sul settore alpino.

Fig. 1


Fig. 2


Fig. 3


Fig. 4


Fig. 5

HaveANiceWeekToAll

Fabio Fioramonti

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