L’ALTA PRESSIONE NON CONCEDERÀ ULTERIORI BREAK INVERNALI
Fabio Fioramonti
Buongiorno e buon Lunedì, dopo il transito della perturbazione che ha coinvolto in maniera seppur marginale alcuni settori della penisola nel weekend appena trascorso, l’alta pressione questa volta di matrice afro mediterranea è pronta a “ricucire” lo strappo sul “mare nostrum” e su gran parte dell’Europa centro orientale.
Il quadro sinottico atteso nel corso della settimana entrante sullo “scacchiere barico” europeo propone nuovamente una rimonta dell’alta pressione sulla nostra penisola, mentre l’isolamento di una goccia fredda in quota si posizionerà tra Nord Africa e penisola iberica (fig1) costringendo l’alta pressione delle Azzorre a sortite verso la Gran Bretagna ove nel corso dei prossimi giorni sono attesi i massimi geopotenziali della figura atmosferica di stabilità con valori addirittura di 1045/1050hpa. (Fig 4)
Tornando alle dinamiche atmosferiche attese nel corso dei prossimi giorni sulle nostre regioni, possiamo supporre condizioni di tempo soleggiato con soltanto il transito di nubi alte sulle regioni settentrionali, senza neanche il rischio della formazione di nebbie almeno fino alla giornata di Mercoledì 22 grazie alla debole ventilazione dai quadranti orientali che nonostante il regime anticiclonico verrà richiamata dal centro di bassa pressione posizionata sullo stretto di Gibilterra(Spagna-Marocco), condizioni atmosferiche invece all’insegna della variabilità con isolate precipitazioni sulle regioni del Centro-Sud Italia maggiormente esposte all’interazione tra l’aria temperato umida connessa alla depressione iberico-marocchina ed aria più fredda da Est richiamata da quest’ultima.
Le temperature nel complesso risulteranno intorno alla media del periodo se non leggermente al sotto di questa sulle regioni del Nord con valori minimi che soprattutto nella giornata odierna e quella di Martedì risulteranno ben al di sotto dello 0 specie nelle aree rurali lontane dai centri urbani (valori di -4 /-5) con estese gelate che resisteranno al suolo anche nelle ore diurne ovviamente nelle zone in ombra, favorite da una bassa umidità relativa in atmosfera, mentre a partire da Mercoledì proprio a causa del rinforzo del campo di alta pressione sulle regioni settentrionali consentirà il ritorno di formazioni nebbiose sui settori di bassa pianura e freddo molto umido nottetempo e di primo mattino, favorite dalle inversioni termiche che torneranno ad agire in maniera marcata sui rilievi alpini causando di conseguenza un netto rialzo termico in quota.
L’evoluzione per il fine settimana invece resta “incerta” , i modelli di riferimento a nostra disposizione ad oggi ipotizzano una maggior ondulazione del flusso perturbato Nord Atlantico sull’Europa occidentale attirato presumibilmente dal “cut off” della goccia fredda in quota che stazionerà per gran parte della settimana sullo stretto di Gibilterra, se così fosse, andrebbe monitorata una possibile fase di moderato maltempo sui versanti occidentali della penisola, con nuvolosità per lo più indotta dal richiamo di venti meridionali e precipitazioni che ad oggi sembrerebbero prediligere i versanti esposti, al momento si tratta di un’ipotesi che seguiremo nel corso della settimana, sta di fatto che all’orizzonte non si scorgono scenari che facciano pensare ad un inverno degno di tale nome.
In allegato:
Fig 1 Situazione barica illustrata , che verrà a crearsi in sede europea fino alla giornata di Giovedì elaborata dal modello europeo #Ecmwf
Fig 2 Ipotesi perturbata valida per il prossimo fine settimana elaborata dal modello europeo #Ecmwf contemplata anche dal modello americano #Gfs che seguiremo nel corso dei prossimi giorni.
Fig 3 Spaghi meteo illustrati su media previsionale Ensemble relativi al piano isobarico 850hpa del paese dalla quale scrivo (pedemontana comasca)
Fig 4 Espansione dell’anticiclone delle Azzorre sulle isole britanniche ove spicca il valore di geopotenziale 1045hpa stabilità atmosferica assoluta.













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