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Cervo sardo

by Eleonora Badalamenti
Cervo sardo

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Cervo sardo

Il cervo sardo (Cervus elaphus corsicanus) è un mammifero ungulato appartenente alla famiglia dei Cervidi.

È una specie endemica della Sardegna e della Corsica e risulta essere una sottospecie del cervo europeo.

L’origine del cervo sardo non è ancora del tutto chiara. Si ipotizza che durante l’era del bronzo l’uomo abbia introdotto il cervo europeo in questi territori e che ne sia successivamente derivata una sua rapida speciazione (processo di formazione di nuove specie zoologiche e botaniche, a partire da una di origine, attraverso l’insorgere di meccanismi di isolamento riproduttivo che impediscono lo scambio genetico tra le popolazioni). Ma appunto questa è solo una delle varie ipotesi.

Il cervo sardo si distingue dalla specie europea per alcuni caratteri morfologici che sono il risultato all’adattamento alle condizioni di insularità. Conosciamolo meglio!

Distribuzione e habitat del cervo sardo

Attualmente, in Sardegna, l’areale naturale di distribuzione è situato nell’Arburese, nel Sarrabus e nel Sulcis.

Lo si rinviene principalmente nelle fitte formazioni forestali in combinazione con la macchia mediterranea. Non ama le eccessive pendenze e rocciosità.

Descrizione del cervo sardo

  • Dimensioni : può raggiungere una lunghezza di circa 2,50 metri compresa la coda. I maschi possono raggiungere un’altezza al garrese attorno ai 100 cm ed un peso massimo di 130 kg. Le femmine, invece, hanno un peso compreso fra 70 e 80 kg e solitamente non superano gli 80 cm al garrese.
  • Corpo : il corpo è snello ed elegante con tronco allungato, spalla arrotondata e muscolosa, petto largo e groppa dritta.
  • Manto : il cervo sardo presenta un manto liscio e fitto con una colorazione che in estate è bruno-rossiccia , mentre in inverno è più scura e tende al grigio bruno; presenta inoltre una stria nerastra, particolarmente evidente in estate, che va dalla testa alla radice della coda. Nel maschio adulto la parte inferiore del collo è ricoperta da un fitto lungo e scuro pelame detto criniera. I cuccioli presentano pomellatura.
  • Testa : la testa ha una forma triangolare allungata. Orecchie ovali molto grandi e dritte.
  • Occhi : grandi ed espressivi con evidenti fosse lacrimali. Da queste viene secreto un liquido oleoso ed odoroso che serve per marcare il territorio.
  • Coda : corta e grossa.
  • Zampe : gli arti sono non molto lunghi e snelli ma robusti. Dotati di zoccoli.
  • Corna : Le corna, presenti solo nel maschio, vengono chiamate “palchi”. Raggiungono una lunghezza massima di 70 cm ed un peso di circa 1 kg per asta. Le ramificazioni hanno generalmente 4 o 6 punte. Sono prive della caratteristica corona, mentre la parte terminale dell’asta presenta una formazione allargata e tendente ad appiattirsi, fino a dare una forma finale a forcella. Vengono perse nel periodo compreso tra metà febbraio e metà marzo, quindi, dopo 1-2 settimane, ricrescono e la loro formazione è completa verso la metà di luglio. Nella fase di neoformazione, le corna sono rivestite da un tessuto cutaneo molto vascolarizzato detto “velluto”, che al termine dello sviluppo si secca e viene rimosso mediante strofinamento su alberi ed arbusti.

Alimentazione del cervo sardo

Il cervo sardo è un erbivoro ruminante. Si nutre principalmente di piante erbacee e degli arbusti della macchia mediterranea, di cui usa scortecciare i fusti.

Riproduzione del cervo sardo

I cervi sardi sono delle specie poliginiche (tendenza da parte dei maschi ad accoppiarsi con più femmine nel corso della stessa stagione riproduttiva).

Il periodo degli amori ha inizio a fine agosto e si protrae fino a tutto settembre.

Le aree di riproduzione, che rimangono le stessi di anno in anno, vengono “marcate” con urina, secreti ghiandolari e scortecciamenti. Queste zone sono note come harem.

La gravidanza dura 32 settimane. Le nascite solitamente avvengono da metà Aprile a metà Maggio.

Comportamento del cervo sardo

La struttura sociale del cervo è di tipo matriarcale, il nucleo familiare è costituito da una femmina adulta, il piccolo dell’anno e quello dell’anno precedente. Spesso le femmine sono riunite in branco con i rispettivi piccoli e vengono guidate dalla femmina madre più anziana. Anche i maschi di età superiore ai due anni formano un branco dominato dal più forte e la cui posizione gerarchica viene conquistata in seguito al combattimento o alla semplice valutazione a distanza degli avversari.

Durante la stagione degli amori i maschi diventano particolarmente aggressivi tra di loro per la competizione sessuale.

Verso del cervo sardo

Il verso dei maschi è noto come bramito. Questo è forte, lungo e gutturale, il verso delle femmine è invece breve e simile ad un abbaio.

Curiosità sul cervo sardo

  • Il cervo sardo si è estinto nell’isola sarda attorno alla metà degli anni sessanta, per essere poi reintrodotto nel 1985. Attualmente il cervo sardo-corso è fuori pericolo e in espansione, sia numerica che territoriale, in entrambe le isole.
  • È il mammifero più grande presente in Sardegna e Corsica.

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