Carpino nero
Il Carpino nero (Ostrya carpinifolia) è un specie arborea appartenente alla famiglia delle Betulaceae.
Il Carpino nero è l’unica specie appartenente al genere Ostrya ad essere presente in Italia.
Questo genere è caratterizzato dal fatto che la forma delle brattee ,che racchiudono i semi, ricorda la forma di una conchiglia, nello specifico un’ostrica. Da qui ne deriva la parola Ostrya dal greco ostreon = ostrica.
Il termine Carpino si pensa derivi probabilmente dal termine latino carpentum ossia carro, in quanto il legno di quest’albero veniva impiegato per la costruzione di bighe e carretti.
Distribuzione e habitat
Il carpino nero è nativo dell’Europa meridionale, dell’Asia Minore e del Caucaso. In Italia è diffuso in tutte le regioni ma sporadico nelle isole.
In genere lo si trova nei boschi di latifoglie associato all’orniello, alla roverella e al cerro. Vegeta dagli 0 ai 1200 metri.
È una specie rustica, molto resistente alla siccità e agli incendi.
Descrizione botanica
- Portamento : è una specie decidua che normalmente non supera i 20 m di altezza. Presenta un tronco dritto con corteccia grigia-cinerea leggermente screpolata e compatta. La chioma è conica.
- Foglie : le foglie sono semplici, brevemente picciolate e alterne. La lamina è ovata con base arrotondata e apice appuntito. Il margine è doppiamente dentato. La nervatura, di tipo pennato, è costituita da 10-12 nervature secondarie per lato sulle quali si inseriscono le nervature terziarie. La pagina superiore è verde scuro e liscia mentre quella inferiore è più chiara e tomentosa, in seguito diventa glabra. La lunghezza varia dai 4 agli 8 cm.
- Fiori : è una pianta monoica, ovvero una pianta che porta i fiori maschili e femminili sullo stesso individuo. I fiori sono piccoli e compaiono prima delle foglie. Quelli maschili sono raccolti in amenti penduli lunghi 8-10 cm e in gruppi di 2-3 , quelli femminili invece in amenti lunghi 3 cm provvisti di brattee.
- Frutti : i frutti sono degli acheni riuniti in delle infruttescenze ovoidali, pendule, lunghe circa 6 cm. Gli acheni sono chiusi in brattee biancastre saldate ai margini. Maturano tra luglio e settembre.

Utilizzi
Il Carpino nero presenta un legno estremamente duro.
In passato veniva ampiamente utilizzato per la costruzione di bighe, carri, carretti, attrezzi agricoli, ruote e per la realizzazione di gioghi per i buoi.
È una specie che emette con facilità polloni e un tempo, governato a ceduo, era molto usato per la produzione del carbone.
La corteccia invece veniva impiegata per tingere i tessuti di arancione, rosso e rosa, e le foglie fornivano un buon foraggio per il bestiame.
Oggi viene utilizzato principalmente come specie ornamentale e per la realizzazione di siepi grazie alle sue limitate esigenze di substrato e grazie alla elevata capacità pollonifera.
Simbologia
Per gli antichi greci, il Carpino nero apparteneva ai vegetali votati alla sfortuna e agli inferi. Infatti se utilizzato per la costruzione di case avrebbe provocato morti premature e numerose sfortune.
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