Fabio Fioramonti,
🍂🍁🍂🍁 AUTUNNO, CI SIAMO!🍁🍂🍁🍂
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Buonasera, come accennato nelle scorse supposizioni le condizioni atmosferiche sulla penisola sono destinate a cambiare con l’esordio del mese di Ottobre.
Fino alla giornata di Martedì 2 non ci sono novità degne di nota da illustrare sia dal punto di vista atmosferico che dal punto di vista termico, prevarranno condizioni di variabilità con nubi in transito specialmente sui versanti occidentali della penisola e temperature ben al di sopra della norma su gran parte del paese.
Come mostrato in figura 1, a partire da Mercoledì 3 la situazione barica sullo scacchiere europeo sarà destinata a cambiare, complice l’assorbimento da parte del flusso Atlantico dell’uragano Lorenzo (fig 1 freccia nera) l’anticiclone delle Azzorre si defilerà verso la sua sede d’origine, non più “infastidito” dall’azione pressante dell’uragano, appunto, che l’obbligava a stazionare in prossimità del Mediterraneo occidentale seppur in posizione “bassa” , da questa dinamica si concretizzerà il peggioramento a carattere freddo atteso sull’Italia a partire dalle prime ore della giornata suddetta. Il vortice depressionario ricolmo di aria molto fredda con perno d’origine sulle repubbliche baltiche allungherà il suo raggio d’azione sin verso il Nord Italia attraversando il cuore dell’Europa, oltre ad apportare un cospicuo calo termico su un’ampia fetta del continente, i risvolti precipitativi in sede italica devono essere ancora ben inquadrati dai modelli ; Il baluardo alpino gioca un ruolo fondamentale in dinamiche perturbate come queste, il sistema perturbato con direttrice NE/SW andrà ad interagire con lo sbarramento orografico indotto dalle Alpi, tant’è vero che l’aria fredda attesa sarà “spezzata in due tronconi” , in parte entrerà dalla valle del Rodano/Carcassone creando le condizioni per lo sviluppo di temporali da “contrasto” sulle regioni del Nord Italia proprio nel corso della mattinata di Mercoledì, mentre l’altro ramo stazionerà oltralpe e scavalcherà le Alpi nella notte su Giovedì 4.
Come detto sopra nella giornata di Mercoledì (specie nella mattinata) temporali localmente di forte intensità si svilupperanno sulle regioni del Nord Italia, da prestare attenzione a locali nubifragi, grandine di piccole dimensioni, con raffiche di vento di direzione variabile durante gli episodi temporaleschi, unitamente ad un primo calo termico apprezzabile, nel corso delle ore pomeridiane di Mercoledì il tempo tenderà a migliorare già sulle regioni di Nord Ovest, favorito dall’inserimento di venti di Favonio di ricaduta dalle Alpi (chiaro segnale che il secondo ramo del sistema perturbato è in procinto di valicare le Alpi) il quale veicolerà rovesci e temporali verso il centro Italia nella giornata di Giovedì e successivamente al Sud Italia nella giornata di Venerdì.
Temperature in netto calo a partire da Mercoledì ancor più notevole sulle regioni del Nord al momento della cessazione del vento di Favonio, poiché in calma di vento l’aria fredda affluita ai piani alti dell’atmosfera si riverserà fino al piano, non sarà utopia registrare temperature minime al di sotto degli 8 gradi nella mattinata di Venerdì e Sabato, con la possibilità di registrare le prime brinate di stagione nelle valli alpine superiori più “strette”.
NB È ancora difficile prevedere con estrema esattezza geografica gli sviluppi temporaleschi attesi, ma dati i forti contrasti tra massa d’aria preesistente ed aria molto più fredda affluente si possono supporre fenomeni violenti.
Nel corso della settimana entrante verranno pubblicati appositi post di “Nowcasting” in pagina.
In allegato:
Fig 1 Dinamica illustrata sul peggioramento atteso, proposta dal modello americano #Gfs.
Fig2 Spaghi meteo illustrati,su media probabilistica #Ensemble relativi al piano isobarico 850hpa del paese dalla quale scrivo (pedemontana comasca)
Fig 3 Emisferica proposta dal modello europeo #Ecmwf valida per la giornata di Giovedì.









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FF 🤙