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Aprile che si “congeda” con la tipica variabilità primaverile e Maggio…

by Andrea Gheller

Fabio Fioramonti

Buongiorno e buon inizio settimana, il mese Aprile sembra voler “congedarsi” con il proseguo dei tipici scambi meridiani primaverili.
Se nell’ultima settimana sulle regioni di Nord Ovest abbiamo assistito a condizioni atmosferiche prettamente instabili( dovute per lo più al richiamo di correnti meridionali temperato/umide) con piogge anche localmente abbondanti sottoforma di rovesci a sfondo temporalesco seppur alternate a pause brevi e soleggiate, dalla giornata di ieri Domenica a livello atmosferico c’è stato un cambio della disposizione delle figure bariche su scala europea, frutto dell’ultima perturbazione a carattere freddo giunta in queste ore.
L’instabilità atmosferica attesa per i prossimi giorni sullo stivale italico, sarà principalmente causata da una rotazione dei venti che accompagnando cavi d’onda perturbati provenienti dal Nord Atlantico con direttrice N/SE andranno a prediligere le regioni di Nord Est (come sta avvenendo in queste ore), ma soprattutto le regioni del medio Adriatico e Sud Italia raggiunte da episodi di marcata instabilità con piogge e temporali che talvolta potranno assumere forte intensità con annessi episodi grandinigeni, dato il contrasto tra l’aria più calda presente nei bassi strati e quella più fredda in quota in entrata.
Una dinamica atmosferica come questa appena illustrata farebbe “ripiombare” gli abitanti del Nord Ovest nell’incubo favonio, che è stato il “leiv motiv”di gran parte della stagione invernale.

Gli ultimi giorni di Aprile

Le giornate sulle regioni Nord occidentali saranno caratterizzate da un ampio soleggiamento diurno con tutt’al più nubi in transito in un contesto climatico fresco al mattino, più mite durante le ore centrali del giorno e ventoso a causa del favonio (vento di ricaduta proveniente dal versante alpino).

Primo Maggio


La festività del 1 Maggio su Piemonte, Ovest Lombardia, Valle D’Aosta e Liguria sembra “salva” , mentre permangono condizioni di incertezza riguardo allo sviluppo di veloci acquazzoni sulle regioni di Nord Est nel corso della giornata suddetta.

Nel medio termine


Volgendo lo sguardo nel medio termine invece, i modelli in nostro possesso oggi mostrano segnali di un nucleo di aria fredda di estrazione artico-polare in discesa dalla Scandinavia con obbiettivo Mediterraneo (figlia del Major Warming, il cosiddetto riscaldamento stratosferico in sede polare che sancisce la fine delle vorticità in loco e di conseguenza provoca la dispersione del freddo) ed allo stato attuale si riscontra concordanza modellistica sull’impianto riguardo alla discesa fredda dalle latitudini settentrionali, ma ad oggi è impossibile individuarne la sua dinamica di evoluzione con risvolti in sede italica. (Totale disaccordo tra i modelli sulla traiettoria).


Seguiranno nei prossimi giorni: un focus sul tempo atteso in maniera dettagliata in occasione della festività del 1 Maggio, e seguiremo l’evoluzione della “colata” di aria fredda attesa per i giorni seguenti.
In allegato:
Fig 1,2 Concordanza modellistica in merito alle dinamiche atmosferiche attese nei prossimi due giorni proposti dal modello americano #Gfs ed #Ecmwf (europeo)
Fig 3,4 Concordanza modellistica da parte di ambedue i modelli sull’impianto dell’aria fredda in procinto di evolvere verso l’Europa, con evoluzione tutta da seguire per quanto riguarda i risvolti sull’Italia.
Fig 5 Spaghi meteo su media #Ensamble relativi al piano isobarico 850hpa del paese dalla quale scrivo (pedemontana comasca).

Fig. 1


Fig. 2


Fig. 3


Fig. 4


FIg. 5

HaveANiceWeekToAll

Fabio Fioramonti

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