Anticiclone termico Russo-Siberiano "Orso"

Oggi vorrei parlarvi dell’anticiclone termico russo-siberiano “Orso”.
Questa particolare anticiclone, osservato e monitorato con attenzione dai meteoappassionati, è portatrice, in alcuni casi, di freddo, gelo e sorprese nevose sul nostro territorio.
L'”Orso” è una strutturra altopressoria (alta pressione, H) termica, e si origina precisamente nel vastissimo territorio delle grandi steppe in Russia e Asia centrale.
Dal tardo autunno ha inizio un lungo ma repentino processo di raffreddamento aiutato sia dal diminuire costante delle ore di luce, la presenza di aria relativamente secca e sia dall’assenza mitigatrice del mare per via della sua lontananza.




Si andrà quindi a creare un’estesa zona di freddo pellicolare con valori da alta pressione e aria gelida al culmine della sua maturità stazionaria al suolo, fino ad una quota max di 1000/2000 metri di quota.(foto precedente)
Per quale motivo, a noi italiani, ci interessa il suo stato di salute?
Proprio questo lago gelido può, in alcune rare configurazioni meteo, venire richiamato alle nostre latitudine grazie ad un deciso innalzamento dell’alta pressione delle Azzorre in sede scandinava, agganciandosi a sua volta con l’Alta pressione preesistente, creando un collegamento diretto tra Atlantico e Russia.(foto di seguito)




Ciò darebbe modo al gelo, presente sul comparto russo, di scivolare in moto retrogrado (ovvero in direzione opposta al moto naturale di una massa d’aria nell’emisfero boreale)sul bordo orientale di questo ponte.
Questa retrogressione darebbe vita a scenari gelidi e persistenti sulle regioni colpite, accompagnate talvolta dal Buran (un vento gelido russo).
In base all’entità del freddo (o gelo) in arrivo, le temperature potrebbero scendere anche a valori negativi in doppia cifra e massime davvero basse con possibilità di giornate di ghiaccio (in cui la T° max non supera gli 0°) nelle aree più riparate.
Questa configurazione potrebbe accompagnare le condizioni del tempo, delle località colpite, per parecchi giorni. . Le aree poste sull’area adriatica potrebbero subire ingenti rovesci di neve causati appunto dallo scorrere di queste correnti fredde sul mare (più caldo e carico di umidità); questo fenomeno prende il nome di “ASES” o Adriatic Sea-Effect Snow.
La possibilità di nevicate abbondanti anche su tutto o parte del Nord Italia andrebbero a concretizzarsi se si verificasse un richiamo umido Atlantico da Ovest dando vita alle consuete nevicate da “cuscinetto freddo” o “da addolcimento”.




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