IL PROMONTORIO ANTICICLONICO D’ORIGINE NORDAFRICANA PREVISTO PER LA PROSSIMA SETTIMANA NON TROVERÀ TERRENO “FERTILE” PER METTERE RADICI SULLA NOSTRA PENISOLA**
Fabio Fioramonti,
Buonasera e buon Sabato, quando sentiamo parlare di Anticiclone nordafricano i primi pensieri che sorgono spontanei sono i primi 30gradi, le “cappe” d’afa nelle grandi città e di inaugurare per la prima volta ventilatori e condizionatori; possiamo affermarvi quasi con assoluta certezza che al momento non sussistono le condizioni per sperimentare ondate di caldo di tipo “opprimente” e soprattutto persistente nel corso del mese entrante sulla nostra penisola, ma andiamo con ordine:
Come mostra la sinottica in figura 1, l’Italia al momento risente di una circolazione instabile d’origine Nord Atlantica pilotata da correnti da Nord Ovest con due veloci impulsi perturbati con direttrice NW/SE che andranno a condizionare il tempo a suon di temporali e rovesci di pioggia ad evoluzione rapida sulle regioni del Medio Adriatico e Sud Italia nella giornata odierna e quella di domani; in questa dinamica le regioni settentrionali restano protette parzialmente dal baluardo alpino che tende a sfrangiare la nuvolosità associata agli impulsi perturbati provenienti da Nord Ovest, il che si traduce in moderate raffiche di Fhoen (vento di ricaduta dal comparto alpino) con nuvolosità in transito ed eventuali sviluppi precipitativi relegati ai settori alpini di confine velocemente veicolati verso le regioni meridionali ove insisteranno fino alla mattinata di Lunedì.
Il primo giorno della prossima settimana rappresenterà il “giorno d’attesa”; Come anticipato nelle scorse analisi a partire da Martedì 5 è previsto il tentativo di affermazione in sede mediterranea del promontorio anticiclonico d’origine nordafricana, esso rappresenta la figura di stabilità atmosferica per eccellenza, accompagnato solitamente da temperature molto elevate spesso Over 30 gradi nel periodo estivo proprio a causa della sua alimentazione d’aria calda d’estrazione subtropicale. È bene sottolineare che a partire dalla giornata di Mercoledì 6 le regioni del Centro Sud Italia vivranno giornate prettamente estive, scandite dall’ampio soleggiamento e temperature che entro Venerdì 8 potranno raggiungere valori massimi intorno ai 30 specie sulle due isole maggiori e nelle località interne lontane dalle zone costiere; risulterà invece ben più difficoltosa l’avanzata dell’anticiclone sui restanti settori d’Italia procedendo verso le regioni settentrionali, le quali godranno anch’esse di belle giornate di sole con tutt’al più nubi in transito ma con valori termici decisamente più contenuti 25/26 gradi , grazie ad una costante ventilazione proveniente dai quadranti orientali sul mar Adriatico connessa ad una circolazione perturbata in sede balcanica. Sin dalla giornata di Sabato 9 appare plausibile subito un parziale cedimento del promontorio anticiclonico nordafricano, proprio sotto i colpi di un’intensificazione dei venti da Est che determineranno lo sviluppo di temporali a partire dai rilievi alpini e dell’Appennino settentrionale, risultato del contrasto in libera atmosfera tra due masse d’aria ben distinte (aria fresca da Est ed aria calda più calda preesistente legata all’anticiclone), episodi temporaleschi che poi tenderebbero a coinvolgere i settori di pianura del Nord Italia adiacenti ai rilievi già nella giornata di Domenica 10.
Forniremo un’analisi più dettagliata in merito al cedimento anticiclonico atteso nel periodo sopra illustrato, con una previsione sui temporali attesi, specificando geograficamente le zone d’Italia che verranno più coinvolte;Questa dinamica è una chiave di lettura per comprendere come evolverà “atmosfericamente parlando” il mese di Maggio, che ad ora possiamo supporre tutto tranne che simil estivo a partire dal giorno 11.
In allegato:
Fig 1 Sinottica elaborata dal modello inglese #Ecmwf che mostra la situazione barica su scala europea attualmente.
Fig 2 Sinottica elaborata dal modello americano #Gfs che mostra il tentativo di espansione dell’anticiclone nordafricano in sede mediterranea.
Fig 3 Spaghi meteo illustrati su media previsionale Ensemble, relativi al piano isobarico 850hpa del paese dalla quale scrivo (pedemontana comasca)
Fig 4 Ipotesi di una lunga fase instabile a partire dal giorno 11 elaborata dal modello europeo #Ecmwf









Fig. 3




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