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ALLO SCOCCARE DELL’AVVENTO DELLA PRIMAVERA ASTRONOMICA, ECCO L’INVERNO FINORA MAI PERVENUTO!

by Andrea Gheller


Fabio Fioramonti,
Buongiorno e buon Mercoledì, rispetto a quanto espresso nell’ultima analisi pubblicata Lunedì ove si accennava la possibilità di un’entrata in grande stile dell’inverno fino ad ora mancato, oggi dall’osservazione della modellistica di riferimento si riscontrano conferme a riguardo. (https://www.naturalmeteo.it/una-settimana-baciati-dal-sole-e-dal-tepore-primaverile-ma-linverno-finora-mancato-vuole-fare-uno-sgambetto-proprio-sulla-rampa-di-lancio-della-primavera-astronomica/).
Se nella giornata odierna e quella di Giovedi 19 Marzo vivremo condizioni atmosferiche prettamente primaverili, all’insegna dell’ampio soleggiamento e temperature massime che in qualche caso supereranno i 20 gradi; a partire dalla giornata di Venerdì avremo le prime avvisaglie di un cambiamento barico in sede Mediterranea.

DINAMICA ATMOSFERICA ATTESA


Come mostrato nella sinottica in figura 1 Nel corso della giornata di Venerdì un primo “scricchiolio” della struttura barica in termini di geopotenziali legati all’alta pressione attualmente presente sulla nostra penisola consentirà infiltrazioni di aria più umida e temperata nei bassi strati dell’atmosfera sul Mediterraneo occidentale , un’intensificazione dei venti di Libeccio nella giornata in questione tenderà a favorire lo sviluppo di nubi più o meno compatte sulle regioni del Centro Nord con deboli pioviggini sulla Liguria di Levante, Alta toscana in estensione alla pianura lombarda centro orientale e TrentinoAA nel pomeriggio.
Questa dinamica sarà il preludio di una svolta atmosferica dai connotati invernali come mai si era assistito nell’intero trimestre Dicembre-Gennaio-Febbraio;Nel dettaglio:
Una massa d’aria molto fredda di origine artico continentale sarebbe pronta ad affluire in sede Mediterranea con moto retrogrado Est-Ovest a partire dalla serata di Domenica, sostenuta da forti venti di Bora e Grecale che si attiveranno sul mar Adriatico consentendo un primo calo termico sulle regioni esposte, con la possibilità di temporali ed annesse grandinate dato il notevole contrasto in libera atmosfera tra due masse d’aria ben distinte tra loro (aria calda preesistente ed aria fredda in afflusso); Le isoterme negative connesse a quest’irruzione di aria gelida sono di tutto di rispetto dell’ordine di -10/-12 ad un’altezza di 1500m (850hpa), è anche vero che nella sua evoluzione verso la nostra penisola le termiche verranno “addolcite” ma lo sbalzo termico sarà di tipo netto.
L’aria fredda nel corso della giornata di Lunedì si propagherà “a macchia d’olio” anche verso i settori occidentali della penisola, ove oltre ad un cospicuo calo termico ed intensa ventilazione, si potrà assistere a deboli nevicate fino a bassa quota nelle località adiacenti al settore prealpino della Lombardia Occidentale (Comasco, Varesotto), Valle d’Aosta orientale e settore centro meridionale del Piemonte (Cuneese, basso Torinese, Alessandrino ed Astigiano) per effetto Staü (sbarramento orografico indotto dai rilievi nei confronti dell’aria da Est che sorvolando l’Adriatico tenderà ad umidificarsi), oltre a deboli nevicate fino a bassa quota sulle regioni del medio Adriatico e Sud Italia con esaltazione dei fenomeni proprio in prossimità del comparto appenninico.
L’evoluzione dopo la giornata di Lunedì appare ancora confusa, dal momento in cui l’aria fredda in questione una volta sedimentata sulla nostra penisola potrà dar vita alla formazione di basse pressioni sui nostri mari con risvolti perturbati su gran parte delle nostre regioni in un contesto termico che potrebbe favorire episodi nevosi fino a quote molto basse, ma qui si rientra nel campo dell’ipotesi e non della previsione, pertanto l’evoluzione andrà seguita giorno per giorno e vi forniremo tutti i dettagli in merito.
Nel frattempo chi può resti a casa il più possibile.
In allegato:
Fig 1 Sinottica elaborata dal modello americano #Gfs che mostra il primo segnale di cedimento dell’alta pressione.
Fig 2 Dinamica perturbata a carattere freddo attesa nel corso della prossima settimana elaborata dal modello europeo #Ecmwf
Fig 3 Mappa indicativa relativa alle isoterme negative al piano isobarico 850hpa (1500m circa) che accompagnano l’irruzione di aria fredda, isoterme che verranno “limate” in prossimità dell’evento.
Fig 4 Spaghi meteo illustrati su media previsionale Ensemble, relativi al piano isobarico 850hpa del paese dalla quale scrivo (pedemontana comasca).

Fig. 1

fig. 2

Fig. 3

Fig. 4

HaveANiceDayToAll

FF

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