Aglio orsino
L’aglio orsino (Allium ursinum) è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Liliaceae.
L’aglio orsino, noto anche come aglio selvatico, aglio degli orsi o erba orsina, è la pianta selvatica dalla quale, nel corso dei secoli, gli agricoltori hanno sviluppato il comune aglio coltivato.
Il nome di questa specie vegetale sembrerebbe derivare dal fatto che gli orsi, quando si risvegliano dal letargo, si cibano di questa pianta per depurare l’organismo dalle tossine accumulate durante il lungo sonno invernale.
Conosciamolo meglio!

Distribuzione e habitat
L’aglio orsino cresce spontaneo in Europa e in Asia.
In Italia risulta essere presente in tutto il territorio, fatta eccezione per la Sardegna.
Questa specie vegeta soprattutto nei boschi di latifoglie, in luoghi semi-ombrosi ed umidi, su terreni fertili, freschi e ricchi di humus, dal piano fino alla fascia submontana (fino ai 1.000 metri).
L’aglio orsino è una specie perenne dove l’organo perennante in questione è il bulbo. Durante la produzione di fiori e foglie tende ad avere una produzione copiosissima, infatti tende a formare delle vaste distese folte e rigogliose.
Descrizione botanica
- Portamento : pianta perenne alta 20-40 cm provvista di un bulbo sottile oblungo e scapo semicilindrico angoloso. L’organo perennante è un bulbo da cui, ogni anno, nascono fiori e foglie (in primavera).
- Foglie : Le foglie sono tutte basali, poche e dalla consistenza carnosa. Hanno forma lanceolata con lunghezza massima di 30 cm e larghezza di 3 – 6 cm. Sono lungamente picciolate e di colore verde lucente.
- Fiori : i fiori sono riuniti in delle infiorescenze ad ombrella composte da 6-20 fiori. L’infiorescenza è posta alla sommità dello scapo. I singoli fiori sono formati da 6 tepali bianchi lanceolati, hanno forma di stella e sono ermafroditi.
- Frutti : il frutto è un achenio oblungo (a sezione circolare) ricoperto da lunghi peli sericei con alla sommità un pappo piumoso.


Utilizzi
L’aglio orsino ha proprietà : depurative, antisettiche, antiasmatiche, ipotensive, diuretiche, vaso-dilatatrici e febbrifughe. Contiene vitamine e minerali in buona quantità e tra le sue proprietà c’è anche quella di abbassare il tasso del colesterolo. Proprio per questo è usato da secoli nella medicina tradizionale (i Romani lo utilizzavano per combattere le infezioni batteriche).
È una pianta selvatica ottima in cucina. Fiori e foglie infatti sono edibili.
Le foglie ricordano l’aroma dei bulbi d’aglio (contengono la stessa classe di fitocomposti) ma risultano più dolci e delicate.
Simbologia
Nella credenza popolare questa pianta possedeva le virtù della rigenerazione, della purificazione e della forza. Questa credenza è infatti collegata al fatto che gli orsi ,una volta mangiata questa pianta, riacquisiscono le forze per primavera.
Presso i Germani era infatti considerato un potente simbolo della forza, del rinnovamento e della fecondità.
Curiosità
- Estremamente importante fare attenzione a quando si raccoglie l’aglio orsino perché è possibile confondersi pericolosamente con i tossici mughetti e i colchici, che sono mortalmente velenosi. È estremamente importante verificare che le foglie odorino decisamente d’aglio, un segno di riconoscimento inconfondibile.
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