4 febbraio 2023 - Favonio sulla Lombardia occidentale
Buona domenica e benvenuti ad un appuntamento di analisi meteo. Il riferimento è alla giornata di ieri, quando sulla Lombardia occidentale si sono raggiunti e superati diffusamente i 20 gradi di temperature massima sulle zone pianeggianti. Che è successo quindi? Come da mappa (fonte Meteociel Ecmwf), l’anticiclone delle Azzorre si è posizionato con i suoi massimi sulla Francia, veicolando correnti da nord verso l’Italia, le quali superando la catena alpina si sono riversate in pianura Padana sotto forma di vento di caduta (favonio), riscaldandosi per compressione adiabatica. L’aria, già non troppo fredda in partenza, si è ulteriormente riscaldata scendendo dalle Alpi, cosicchè giunta in pianura ha portato le temperature su valori primaverili.
Sembrerebbe un’anomalia “estrema”, ma in realtà episodi di favonio mite nella stagione fredda fanno parte del clima della Lombardia occidentale, anzi spesso anticipano rientri di aria fredda da est che portano nei giorni successivi a fasi invernali, come accadrà anche in questa occasione.
Cito tre di questi episodi nel passato, come esempio:
– 18 gennaio 2000 -> favonio mite su Milano (21 gradi di massima), con fase fredda e secca a seguire (fonte dato storico Nimbus, link di seguito) Diario meteorologico Gennaio 2000 (nimbus.it)
– 22 febbraio 2001 -> altro episodio di favonio mite che anticipò una fase fredda (con neve fino in pianura il giorno 28). Fonte sempre Nimbus Nimbus Web Clima – Febbraio 2001 nel milanese
– 21 gennaio 2005 -> favonio mite che fece sublimare la nevicata del giorno 18; nei giorni seguenti le correnti ruotarono da est e poi da nord-est, con fase secca e fredda in Lombardia.
Fonte statistiche centro geofisico prealpino:
https://www.astrogeo.va.it/statisti/2005/gen05.htm
Le anomalie di temperatura non risiedono nei picchi, bensì nelle fasi con campo termico costantemente sopra media; inusuale non risulta la giornata di ieri, causata un episodio di favonio molto mite, ma ad esempio il periodo che abbiamo vissuto fra la terza decade di dicembre e la prima di gennaio, quando la presenza costante dell’anticiclone africano nel bacino del Mediterraneo ha portato temperature nettamente sopra alla media stagionale continuativamente per circa venti giorni. I frequenti periodi con temperature al di sopra dei valori attesi sono generati proprio dalla presenza più assidua rispetto al passato dell’anticiclone africano, che veicola masse d’aria miti o calde a seconda della stagione, e che in una fase con temperature globali in salita accentua questo trend sul nord-ovest italiano, che pur essendo un infinitesimo come estensione rispetto al pianeta sta risentendo in maniera accentuata della presenza di campi anticiclonici, sia a livello termico che precipitativo.
In conclusione, vi auguro quindi un buon inizio di settimana e rimando a domani per un nuovo aggiornamento con le previsioni per il nord Italia.
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