Fabio Fioramonti,
Buon Mercoledì e ben ritrovati, nei giorni scorsi vi avevamo accennato della possibilità di un primo sussulto dai connotati simil invernali atteso per la terza decade su gran parte d’Europa, con possibile coinvolgimento della nostra penisola. Ad oggi dopo giorni di osservazione e comparazione di elaborati modellistici di riferimento, si può annunciare un discreto calo termico su buona parte dell’Europa centrale e successivamente sulle regioni settentrionali della nostra penisola.
Non si può negare che la dinamica atmosferica proposta dagli elaborati modellistici #Gfs ed #Ecmwf a medio termine fa balzare dalla sedia gli appassionati di freddo e neve, va anche però ammesso che tutto quel “blu” presente in mappa non vuol dire necessariamente freddo e neve a quote di pianura sulle regioni italiane, poiché bisogna tenere sempre in considerazione che l’Italia è un paese orograficamente complesso, ed è circondata da mari di cui le loro acque superficiali risultano ancora piuttosto miti per la stagione; di conseguenza la strada per le avvenzioni di aria fredda sul nostro territorio è sempre un po’ impervia, ma non impossibile.
Tornando all’impianto perturbato atteso a partire da Domenica 21 Novembre, che potrebbe sancire l’inizio dei primi rigori invernali sullo scacchiere europeo, è giusto sottolineare che esso sarà frutto di uno scambio meridiano di calore Sud/Nord in aperto oceano Atlantico, dettato da un’espansione dell’Anticiclone delle Azzorre dalla sua sede d’origine sin verso la Groenlandia; lo “slancio altopressorio” verso il Nord Atlantico andrà ad interrompere il fiume di aria fredda che scorre oltre il 50mo parallelo, causandone appunto un’ondulazione della stessa fino al cuore dell’Europa entro Martedì 23.
La discesa di aria fredda d’origine artico marittima in questione non vanta isoterme negative eclatanti (-8 / -9 al piano isobarico 850hpa) ma sicuramente apporterà un buon raffreddamento degli stati centrali europei, con possibili episodi nevosi fino a quote prossime alla pianura. Nella sua evoluzione in maniera meridiana Nord- Sud Ovest, essa andrà “stemperandosi” poichè la sua traiettoria verrà attratta da un centro di bassa pressione posizionato sul Medio Atlantico, tant’è che ne scaturirà una deriva piuttosto occidentale (penisola iberica) con un coinvolgimento soltanto parziale della nostra penisola dettato da correnti di richiamo ad esso connesse, traducendosi in una fase piovosa con nevicate poste a quote di media montagna su Alpi ed Appennini a partire da Lunedì 22 Novembre con un primo annesso calo delle temperature.
Successivamente, proprio sul finir del mese e rientrando sempre al vaglio delle ipotesi, la dinamica perturbata sopra descritta potrebbe far da “apripista” ad un nuovo e più incisivo affondo di correnti fredde artico marittime nel cuore dell’Europa, con obbiettivo proprio il Mediterraneo occidentale, ma quest’ultima oltre a necessitare di conferme nel corso dei prossimi giorni, dipenderà molto dall’evoluzione perturbata attesa agli esordi della prossima settimana.
Vi invitiamo a restare aggiornati in pagina.
In allegato Mappa sinottica illustrata ed elaborata dal modello #Gfs in merito al peggioramento atteso a partire da Lunedì 22 Novembre.
Mappa emisferica illustrata ed elaborata dal modello americano#Gfs che mostra un nuovo affondo di aria fredda d’origine artico marittima in sede europea.
Relatore FF





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