Fabio Fioramonti
Buongiorno e buon Martedì, la nostra penisola resta in balia di ripetuti afflussi di aria fredda che evolve in sede mediterranea in maniera meridiana da Nord-Nord Est/ Sud-SudOvest.
In verità non ci attendono vere e proprie condizioni di maltempo organizzate da perturbazioni in grado di apportare piogge su un’ampia fetta di territorio italico, ma bensì una circolazione instabile dettata da aria molto fredda d’origine artica in quota che nei prossimi giorni apporterà oltre che temperature ben al di sotto della media del periodo, anche i primi fenomeni d’origine termoconvettiva (temporali) sulle regioni esposte. (Regioni settentrionali e sul finire della settimana anche su quelle meridionali)
È una fase atmosferica difficile da illustrare, ma che statisticamente appartiene un po’alla stagione in atto, il concetto di variabilità atmosferica nel periodo primaverile alle nostre latitudini può essere “lecito”; ad esempio quante volte nelle giornate primaverili si esce senza ombrello convinti da una giornata che promette Sole e clima caldo e poi nel giro di un’ora il cielo si copre di nuvoloni neri che scaricano acquazzoni che proprio non ci si aspettava?!
Ecco, nei prossimi giorni accadrà proprio così, l’afflusso di aria molto fredda ai piani alti dell’atmosfera causerà lo sviluppo di temporali ad evoluzione molto rapida sulle regioni del Nord specie tra Mercoledì e Giovedì, localizzare con estrema precisione geografica ed oraria i fenomeni attesi è impresa assai ardua per gli addetti ai lavori, quindi si tenta di fornire un tipo di informazione che riguarda la dinamica che può portare a determinati eventi.
Per fenomeni d’origine termoconvettiva si intende lo sviluppo di focolai temporaleschi indotti dallo scontro in libera atmosfera tra due masse d’aria differenti, esaltate dall’irraggiamento solare del periodo; il continuo afflusso in maniera “tesa” di aria fredda al piano isobarico 850hpa (1500m) può dar luogo a rovesci di pioggia localmente molto intensi ed associati a grandine di piccole dimensioni o addirittura a brevi rovesci nevosi fino a bassa quota anche laddove le temperature al suolo non lo consentono (superiori agli 0 gradi).
TEMPO ATTESO SULLE REGIONI DEL NORD ITALIA FINO A VENERDÌ 16 APRILE:
Come illustrato ad inizio articolo, nei prossimi giorni l’atmosfera sulle regioni settentrionali sarà di tipo variabile, con nubi cumuliformi in transito in un contesto spesso ventoso e temperature inferiori alla norma, non mancheranno ampi spazi soleggiati specie nelle prime ore del giorno.
I fenomeni temporaleschi si manifesteranno soprattutto nella serata di Mercoledì e nella prima parte di Giovedì, coinvolgendo a “macchia di leopardo” i settori di alta pianura e pedemontani del Veneto, TrentinoAA, Friuli-Venezia Giulia in successiva evoluzione verso la Lombardia centro orientale e parte dell’Emilia; non si escludono rovesci localmente intensi con possibili episodi di neve “tonda” (Graupel) lungo i settori pedemontani lombardi specie nella mattinata di Giovedì.
Il contesto termico è destinato a rimanere sotto la media del periodo almeno fino al prossimo Weekend, con temperature minime per lo più comprese tra 3/6 gradi e temperature massime che laddove si assisterà ad ampi spazi soleggiati potranno raggiungere i 14/15 gradi.
In allegato:
Img 1: Mappa sinottica illustrata ed elaborata dal modello americano #Gfs che mostra il continuo afflusso di aria fredda dai quadranti Nord orientali sulle nostre regioni.
Img2 Mappa relativa alle isoterme attese al piano isobarico 850hpa.
Img 3 Grafico spaghi meteo illustrato su media previsionale Ensemble relativi al piano isobarico 850hpa del paese dalla quale scrivo (pedemontana comasca)



HaveANiceDay
Relatore:FF
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