Fabio Fioramonti,
Buongiorno e buon Martedì, siamo a Settembre inoltrato ma dalle mappe si nota ancora tanto rosso in sede mediterranea ed è palesemente percepibile dalle temperature massime di gran lunga al di sopra della media del periodo su buona parte del territorio nazionale.
La nostra penisola arriva in prossimità dell’avvento dell’Autunno astronomico con una netta anomalia barico/termica di tipo positivo. Questa anomalia è legata alla persistenza nel trimestre estivo della figura atmosferica “mobile” di stabilità quale il promontorio anticiclonico d’origine no nordafricana, alimentato costantemente da aria calda d’estrazione subtropicale. Se non fosse per la minor perpendicolarità dei raggi solari e dalla riduzione delle ore di luce del ciclo diurno molto presumibilmente in questi giorni ci troveremmo a fare i conti con l’ennesima ondata di calore di tipo opprimente della stagione estiva 2021.
L’attuale avvenzione di aria calda, paradossalmente viene indotta dal tentativo dell’Autunno di inserirsi in sede mediterranea con un affondo perturbato che però sprofonda sulla penisola iberica, fino a formare un vero e proprio minimo di bassa pressione in prossimità del golfo di Gibilterra (Tra Spagna e Marocco); La mappa sinottica in allegato spiega come in sede italica si stia assistendo ad una sorta “contro risposta” quasi ad effetto “molla” di una una nuova espansione meridiana dell’onda mobile d’origine nordafricana.
Da questa dinamica appena descritta, il colore rosso sulla nostra penisola non si traduce necessariamente in “giornate soleggiate e caldo opprimente per l’intera penisola”, anzì, il centro di bassa pressione che nel corso delle prossime ore stazionerà sulla penisola iberica resterà “intrappolato” tra l’Anticiclone delle Azzorre (posizionato in Atlantico) ed il promontorio anticiclonico nordafricano (presente in sede mediterranea) approfondendosi ulteriormente in loco e traslando entro Giovedì sin sul Mediterraneo occidentale.
Il “cut off” depressionario in questione viene alimentato lievemente da aria più fresca ed umida d’origine atlantica, ma è proprio dal momento della sua evoluzione verso Levante che questo si rinvigorirà ulteriormente, per via dell’energia accumulata in questo periodo dell’anno dal Mar Mediterraneo unitamente al contributo di umidità presente in libera atmosfera derivante dall’aria calda subtropicale in azione in sede italica.
Ciò si tradurrà nella giornata odierna in un aumento dello sviluppo di nubi d’origine termoconvettiva e locali temporali lungo i settori alpini, prealpini e dell’Appennino centro settentrionale, in successiva estensione serale a macchia di leopardo verso i settori di pianura adiacenti. Le nostre regioni di Ponente nella giornata di Mercoledì trovandosi lungo il ramo ascendente di richiamo di un sistema perturbato poco organizzato, assisteranno ad una maggior distribuzione ed omogeneità delle piogge a carattere di rovesci e temporali in prossimità appunto dei rilievi, poichè le correnti di richiamo che si disporranno prettamente dai quadranti meridionali andranno ad annidare umidità, nubi e precipitazioni laddove incontreranno l’ostacolo orografico dell’Appennino centrosettentrionale ma soprattutto del settore alpino e prealpino centro orientale.( effetto stau orografico nei confronti dei venti di Libeccio e Scirocco provenienti da Sud Ovest e Sud Est, e conseguente circoscrizione delle piogge sui settori di alta pianura e pedemontani).
Entro sera verrà pubblicata in pagina una previsione nel dettaglio in merito al passaggio instabile a carattere temporalesco atteso tra Mercoledì e Giovedì sulle regioni del Nord e parte delle regioni centrali.
Inoltre dalla modellistica di riferimento a medio termine giungono conferme in merito al passaggio di consegne tra la stagione estiva e quella autunnale proprio in concomitanza dell’equinozio, ipotizzando un vero e proprio cambio della circolazione atmosferica in grado di riportare piogge ben distribuite su gran parte delle nostre regioni.

In allegato: Immagine sinottica illustrata ed elaborata dal modello americano #Gfs che mostra la situazione barica attesa nei prossimi giorni in Europa.
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FF
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